Corsi

I pionieri dell’American Bar a Roma.

Quando negli anni ’90 l’American Bar si faceva vedere solo in videocassetta in Italia, qualcuno si senti di emulare tale gesta. Da li in poi, diventò il suo mestiere, diventando in poco tempo il punto di riferimento per chi da “barista” diventò un “barman”. Anche se essenzialmente si trattava della stessa cosa, nel primo caso poter servire qualche bevanda un pò più elaborata, poteva essere un valore aggiunto nel servire un aperitivo di valore. Nel secondo caso si trattava di imparare delle ricette di decine di cocktail differenti, preparandoli con accuratezza, rispetto delle once, creando una miscelazione perfetta. Fu anche il periodo che consacrò il culto del saper bere, che fino a quel momento aveva riguardato solo vini e distillati. L’idea pionieristica fu allora quella di creare una scuola di formazione, visto che in quegli anni, sempre più feste, locali, pub e discoteche prendevano piede in Italia, diventando costume il fatto di frequentarle, specialemte nei fine settimana. La scuola di formazione fu una rilevazione, il suo programma neglia anni acquistò sempre più capitoli, creando un percorso interessante e funzionale, che riversava periodicamente giovani bartender nel mercato della vita notturna. Storicamente quegli anni furono memorabili nel mondo del bartending, pochi ma buoni, i barman che si trovavano in giro per l’italia, ma intorno al 2010, l’insorgere della famosa crisi e pochi anni prima, dove l’idea di festa ed evento cominciava a scalzare la reputazione di storiche discoteche, si creò un bisogno sempre più alto di barman. A quel punto la formazione purtroppo passò in secondo piano secondo le numerose scuole che aprirono in quel periodo, fornendo corsi a prezzi stracciati, ma che poi di corso avevano ben poco. Ad oggi sono tutti un pò barman, o meglio l’inflazione di questo tipo di lavoratori ha fatto si che nello stereotipo comune di bartender, si sia persa invece l’impressione, di essere serviti da veri professionisti, anche perchè spesso, da prte nostra il cocktail è visto come una forma di sballo, ma scegliendo il gusto preferito. L’impegno di queste scuole storiche, rimane quello di formare bartender di elite, riportando i valori del saper bere all’interno dei nostri bar.

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