Ogni viaggio in India è una diversa esperienza, un’occasione per assaporare le tradizioni di questo caleidoscopico Paese, pregno di cultura, arte e storia. Ma se si vuole vivere, anche solo per pochi giorni, un’India diversa da quella delle solite rotte del turismo convenzionale, si deve visitare la straordinaria regione del Gujarat. Non si deve pensare che meno turismo classico sia uguale a viaggio poco interessante. Al contrario, se da una parte questi territori sono meno congestionati dal turismo di massa, dall’altro hanno tantissimo da offrire sia a livello naturalistico, sia culturale.
Il Gujarat è uno stato indiano situato nella porzione ovest del territorio. Si affaccia sull’oceano Indiano col sul lungo litorale, 1600 km di costa (ha la fascia costiera più grande dell’India), che offre ai viaggiatori splendide spiagge e mare azzurro incorniciati da alte palme. Ma non solo. Fertili pianure, scenari che ricordano paesaggi lunari, come quello del Kutch, terreni coltivati vicino a villaggi popolati da popolazioni rurali che conservano intatte le antiche tradizioni. Insomma, questa regione è come uno scrigno che racchiude perle naturalistiche e culturali tutte da scoprire.
Ahmedabad è la vecchia capitale (l’attuale è Ganhinagar). Ricca di storia che trapela dagli splendidi edifici di tradizione islamica. Le antiche e imponenti mura purtroppo non esistono più, ma all’interno della città è possibile scoprire diversi edifici in stile provinciale Gujarati di cui si possono ammirare i dettagli dei portoni e delle finestre in legno sapientemente intagliato. Una passeggiata nel dedalo di viuzze del centro storico consentirà di vedere le antiche Havelis. Da non perdere il Museo di tessuti Calico dove sarà possibile ammirare diverse varietà di stoffe tessute e ricamate in modo artigianale, preziose testimonianze di una cultura antica.
Lo stato di Gujarati ha dato i natali al Mahatma Gandhi, ad Ahmedabad è possibile visitare l’Ashram Sabarmati, da lui fondato nel 1917 e dove si concentravano i suoi sforzi per ottenere l’indipendenza dell’India.
Per vedere dei reperti della magnificente dinastia Solanki ci si deve spostare a Patan, dove si potranno visitare i suggestivi Tempio del Sole, a Modhera, e il pozzo-cisterne a gradini che risalgono al VI-VII secolo, Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO.
Nella zona del Kutch si assapora la vera India, quella fatta di tradizioni e culture di grande interesse. Qui vivono diverse comunità semi nomadi che si dedicano da sempre alla pastorizia. Sorprendenti i loro villaggi dove il tempo sembra essersi fermato a diversi secoli fa. Le capanne rotonde, costruite col fango attorno a un cortile interno sono di grande suggestione. Hodka, uno dei villaggi, mostra capanne dalle pareti decorate a mano. Le donne indossano abiti realizzati con i tessuti impreziositi dai ricchi ricami.
Nella regione costiera, sono diverse le spiagge dove ci si può rilassare o fare delle attività acquatiche. Ngoa è l’ideale per un momento di relax sotto il sole. Per la balneazione, non sempre le forti correnti consentono di nuotare con sicurezza. Acque invece perfette invece per surf e kite surf. Jalandar è un’altra spiaggia poco frequentata e molto gradevole. Gahirmata, invece, offre uno scenario selvaggio di rara bellezza con sabbia bianchissima. Più frequentata, soprattutto da turisti occidentali, la spiaggia di Diu, con la sua fortezza. Sull’isola di Goa, collegata alla terra ferma da un ponte, la natura lussureggiante cattura lo sguardo e vale una tappa del viaggio.
No Comments Found