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Musica del Salento: dalla pizzica alle dancehall

Chiunque abbia alloggiato in b&b di Lecce, case vacanza Torre Vado, hotel a Porto Cesareo, non può non aver notato come in Salento la musica sia parte integrante della cultura del posto, essenza di una terra che vive un legame stretto e intenso con le proprie radici più ancestrali.

La pizzica

La pizzica salentina è un vero e proprio inno territoriale alla coscienza e al senso di appartenenza. La danza tipica del posto rievoca la storia antica della terra e attualizza quella cultura contadina che è l’anima del posto.

La pizzica si sviluppò in Salenti fin dal XVI secolo e narra di un contesto povero, sottomesso alla logica dei latifondi e governato da una visione patriarcale. La donna viveva sottomessa all’uomo e costretta a soffocare i propri istinti. Le donne ricurve sulle piantagioni di tabacco venivano punte, così narra il mito, da un ragno che, con il suo veleno, induceva le vittime in uno stato di trance. L’unico modo per liberarsi del veleno era assecondare i ritmi dell’aracnide e ballare i ritmi forsennati di violini, fisarmoniche e flauti. Ballando, la donna scacciava le frustrazioni di una società bigotta e schiave del pubblico pudore, liberando le istanze più istintuali e appassionate. Questo era la pizzica e questo, seppur in vesti mondane e ludiche, è ancora oggi.

Il reggae

A cavallo tra i due millenni, il Salento è stata la culla italiana del reggae. Oggi il genere che fu di Bob Marley resiste, sebbene non siamo nell’epoca d’oro , quando il Salento era per tutti la Giamaica d’Italia. Dancehall, concerti, feste sulla spiaggia al ritmo del rutz e del raggamuffin restano parte integrante della vita serale salentina, la patria dei Sud Sound System, tra i pionieri del genere a livello nazionale e sulla cresta dell’onda da oltre 25 anni.

Le commistioni

Dall’incontro tra musica folk e derivazioni reggae nasce tutta una serie di generi misti e sperimentali. Il tarantamuffin è il marchio di fabbrica più riuscito, l’unione tra sonorità reggae e le ballate della pizzica che sono il manifesto più riuscito della salentinità. E poi le ibridazioni tra la pizzica e gli stili più moderni, che hanno permesso la nascita di sottogeneri come la pizzica elettronica o la pizzica in dub, per una terra che non cessa mai di inventare e di rinnovarsi. Così si realizza nel modo più completo l’incontro tra cultura, storia, tradizioni, musica e divertimento. Così si esalta l’essenza stessa del Salento.

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