L’imponente architettura di Torino, con la Mole Antonelliana da protagonista indiscusso, e la sua vocazione per l’arte e la cultura hanno reso la città una meta imperdibile per i viaggiatori alla ricerca di esperienze che lasciano il segno. Il Museo delle Antichità Egizie, custode della più importante collezione di arte egizia seconda solo a quella conservata nel museo del Cairo, è un altro dei motivi per cui visitare questa incantevole città italiana del Piemonte.
Hai pianificato una visita alla città di Torino? Allora non dovresti lasciarti sfuggire un luogo pieno di magia: il Museo Egizio di Torino, una meta di lusso per gli egittologi e gli egittomaniaci di tutto il mondo. Il museo rappresenta un’ottima opzione anche se visiti Torino con i tuoi figli, poiché custodisce esemplari molto gradevoli per i più piccini, capaci di risvegliare la loro curiosità per questa affascinante cultura.
Jean-François Champollion, lo studioso che riuscì a decifrare la stele di Rosetta e i geroglifici egizi, utilizzò l’immensa collezione di papiri conservati nel museo di Torino per verificare la sua scoperta. E ciò già agli inizi del XIX secolo. Prima dell’inaugurazione del Museo Egizio del Cairo, Torino ospitava il più importante repertorio di arte egizia presente al mondo. In effetti, il Museo delle Antichità Egizie di Torino (www.museoegizio.org) continua a custodire la principale collezione di arte egizia al di fuori del Cairo, continuando ad arricchirsi grazie agli scavi italiani condotti in Egitto fino al 1935, nonché alle numerose acquisizioni e donazioni avvenute successivamente.
Nel XVIII secolo, quando il museo iniziò a prendere forma, esso rappresentava una galleria unica in un’Europa dove la civiltà egizia era una perfetta sconosciuta, fatta eccezione per alcuni obelischi importati dai romani all’epoca dell’Impero e successivamente distribuiti per il continente. La collezione privata iniziata dai re piemontesi continuò ad arricchirsi inarrestabilmente fino a trasformarsi in museo e dover essere trasferita nella sua sede attuale, in Via Accademia delle Scienze, nel pieno centro della città di Torino.
Oggi il museo custodisce, tra i vari esemplari, la cosiddetta “Assemblea dei Re”, il complesso di ritratti dei faraoni del Nuovo Regno più importante al mondo, la tomba perfettamente conservata di Kha e Merit, un cortigiano del faraone e la sua sposa, nonché una collezione immensa di sarcofagi e mummie di tutti i periodi della storia della civiltà del Nilo.
Particolarmente interessante per gli amanti dell’antico Egitto è la serie di dipinti realizzati su lino e su canapa, risalenti agli inizi dell’epoca dell’Egitto faraonico (3.500 anni prima di Cristo), così come 3 versioni integre del celebre Libro dei Morti, una delle quali rappresenta la copia più antica esistente al mondo.
Ma senza dubbio ciò che più sorprende i profani è l’immensa collezione di oggetti di uso quotidiano esposti nel museo, che danno voce, in forma squisitamente didattica, alla vita di ogni giorno dei ricchi e dei poveri dell’antico Egitto. Questa collezione è suddivisa in due itinerari: uno cronologico, al piano terra, e l’altro tematico, al primo piano del museo. Proprio per questo il Museo di Antichità Egizie di Torino è di visita obbligata non solo per tutti gli appassionati dei faraoni. Il museo colpisce infatti anche per la didattica attraverso la quale viene presentata nel dettaglio questa civiltà, in parte ancora avvolta dal mistero anche per i più esperti egittologi.
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