Destinazioni

La gastronomia abruzzese

Tutte le specialità culinarie di questa Regione.

Dal pesce all’agnello, dai confetti di Sulmona al parrozzo di Pescara, dal brodo di pesce in tre varianti ai maccheroni alla chitarra: la gastronomia in Abruzzo è un viaggio prelibato nella tradizione e nei prodotti del territorio.

Si sa, una vacanza non è tale se non si assaggiano anche le specialità del luogo. E questo vale in particolar modo in Italia, dove le tradizioni culinarie sono sempre antichissime e permettono ai turisti e agli appassionati di enogastronomia delle esperienze sempre nuove ed entusiasmanti: i prodotti del territorio si alternano a vini di grande pregio, il tutto mediato e coniugato da una cucina che guarda al passato ma che sa anche rinnovarsi secondo i più moderni dettami della ricerca gastronomica. Anche l’Abruzzo non fa eccezione, e la sua cucina, dove il pesce, ma non solo, occupa un posto d’onore rende davvero completa un’esperienza di villeggiatura tra le spiagge assolate delle sue due riviere e l’entroterra ricco di cultura e di storia. Dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dolci, nei ristoranti e negli hotel d’Abruzzo, da Villa Rosa di Martinsicuro fino al confine col Molise, nella costa Abruzzese e nel suo interno le infinite declinazioni di questa cucina non mancheranno di soddisfare i palati più esigenti.

I primi

Tradizionali soprattutto, tra i primi, i maccheroni alla chitarra, che prendono il nome dal tipico attrezzo con cui viene tagliata la sfoglia e costituiscono l’ideale complemento per gli ottimi sughi d’Abruzzo. Da provare i maccheroni alla molinara e i cannelloni all’abruzzese, dove spiccano i ripieni di pollo, vitello o maiale. Tipici dell’Aquila gli gnocchi carrati con pecorino, uova e pancetta, mentre a Teramo ci sono le scrippelle, una sorta di “crepe” da gustare in brodo o in sformato. Degni di nota ancora i ravioli ripieni di ricotta e, tra i sughi, i ragù d’oca, di salsiccia o di castrato, oltre alla zuppa di taglierini e fagioli piccante conosciuta come “sagne e fagioli”.

I secondi

Il pesce, come dicevamo, è il principe della cucina costiera soprattutto grazie alle tre variazioni del brodo di pesce (cotto in un tegame di coccio con pomodoro fresco, aromi e l’immancabile peperoncino piccante, che in Abruzzo sovente prende il posto del pepe) che si concentrano intorno ai centri di Pescara, di Vasto e Giulianova. La carne si coniuga soprattutto nei tipici arrosticini cotti alla brace e nell’agnello, gustato “cacio e ovo” con formaccio e uova oppure stufato. Da ricordare anche le pizze rustiche e in particolare la “pizza di Pasqua”; tra i formaggi, le mozzarelle, i pecorini, i prodotti caseari tipici di Atri e Rivisondoli.

I dolci

Parlare di dolci in Abruzzo vuol dire, prima di tutto, parlare di confetti e di Sulmona: la quintessenza a livello mondiale di questa diffusissima specialità, che proprio qui trova la massima espressione in infinite varietà. Ma non solo: la mandorla trionfa anche nel croccante profumato al limone e nei pepatelli di Teramo, insieme a tritello, miele e pepe, o gli amaretti di Guardiagrele, o ancora – e soprattutto – nel parrozzo di Pescara. Da assaggiare assolutamente anche le ferratelle all’anice, i bocconotti di Lanciano (anche qui mandorle, stavolta col cioccolato) e la cicerchiata fritta con il miele cotto.

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