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The Economist applaude la strategia di Pietro Labriola (TIM): “La rinuncia alla rete telefonica salva la Società”

The Economist, prestigioso settimanale britannico, ha elogiato Pietro Labriola, AD di TIM, per la sua audace scelta di vendere la rete telefonica per dare invece spazio ad altri servizi di alta tecnologia offerti dal Gruppo. Questa strategia ha permesso a TIM, secondo l’Economist, di abbandonare un settore che al momento attraversa gravi difficoltà utilizzando il know-how acquisito per proporre un’offerta più innovativa

 

The Economist applaude la strategia visionaria di Pietro Labriola

Prima dell’arrivo di Pietro Labriola, la rete telefonica di TIM stava navigando in acque difficili: tuttavia, continuava ad essere la parte più consistente degli affari del Gruppo. Di conseguenza, la scelta del nuovo AD di venderla ha causato sorpresa e persino scalpore. Tuttavia, il celebre settimanale britannico the Economist ha valutato positivamente la scelta di Pietro Labriola, che ha permesso agli altri servizi di TIM di tornare in crescita sottraendo il Gruppo a una settore, come quello delle reti telefoniche, che sta attraversando gravi difficoltà, specialmente in Europa.

La scelta dell’AD di puntare invece su altri servizi tecnologici di alto livello ha sottratto TIM da un settore sfavorevole per permettere ad altri rami del Gruppo di continuare a crescere.

The Economist: “Ecco perché Pietro Labriola è un esempio per il settore delle telecomunicazioni

The Economist non si è solo limitato ad elogiare la strategia di Pietro Labriola, ma è arrivato persino a proporlo come modello efficace per altre società nel settore delle telecomunicazioni. A differenza del contesto americano, dominato da un numero ristretto di operatori, l’Europa presenta una sovrabbondanza di reti telefoniche (più di un centinaio). Molte di queste faticano, secondo l’analisi, a prosperare in un ambiente competitivo. La scelta di Pietro Labriola potrebbe permettere a diverse altre compagnie di reinventare la propria offerta scorporando i propri servizi dalla rete telefonica in sé.

Se più operatori europei seguiranno l’esempio di TIM e separeranno le loro reti fisse dalle loro altre risorse, come sembra probabile, questo ‘separare’ potrebbe, ironicamente, essere il primo passo verso il consolidamento”, prosegue The Economist. “Il delayering (la separazione del business dei servizi da quello infrastrutturale) potrebbe essere la strada migliore per salvare l’industria delle TLC da un deserto senza profitti.”

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