Telefonia Mobile

L’avvento del Mobile e la tutela della privacy

Che la questione della privacy sia all’ordine del giorno lo conosciamo dalle vicende politiche. Però ognuno di noi, nel suo piccolo mondo quotidiano, potrà senza dubbio rendersi conto dell’impossibilità di governare i propri dati sensibili, nonostante una legge all’avanguardia, nel mondo dorato di internet e delle connessioni online. L’avanzamento tecnologico di alcuni settori dell’elettronica (quello della multimedialità, dell’informatica e della comunicazione) sembra avere trovato un orizzonte comune, che viene raggiunto e spostato più in là, come se fosse una sfida tra esploratori di inizio Novecento.

Ormai c’è una tale comunanza tra dispositivi di intrattenimento, calcolo e comunicazione, che si fa fatica a pensare alla propria vita in maniera indipendente da queste appendici. Il telefonino, per esempio, ha subito un così rapido sviluppo nella sua concezione, che anche dieci anni fa era impossibile solo prevederlo. Si pensi all’evoluzione estetica del mezzo: dopo l’era dei grandi telefoni portatili, il telefonino si presentò come un oggetto avveniristico in grado di fare comunicazione a dimensioni ridotte. Ci fu un periodo a fine anni Novanta nel quale si pensava di produrre telefonini sempre più piccoli e leggeri. Poi l’avvento della multimedialità ha capovolto questo sistema e l’integrazione tra foto, video e internet ha messo in secondo piano l’aspetto delle dimensioni, per concentrarsi su quello delle funzionalità.

Oggi sul cellulare sono ammassati molti dati personali, proprio perchè non è più solamente un telefonino, ma un gadget di alta tecnologia estremamente consultabile. Nei suoi archivi, espandibili fino a contenere anche 8GB di dati, viene conservata la nostra vita e non basta una misera garanzia cellulari per difenderci se per caso ci viene rubato (oltre al danno economico)  o commettiamo un errore mettendo in rete qualcosa che non avremmo voluto.

Il passaggio alla dimensione Mobile, sempre collegati, grazie ai nodi wi-fi o agli abbonamenti flat studiati apposta dalle grandi aziende di telefonia, è nei numeri e nelle abitudini, anche se queste dovranno piegarsi alla vita quotidiana. Ancora oggi ci sono fasce di persone che comprano strumenti tecnologici che poi useranno solo al 10-20% delle funzionalità dichiarate. Spesso si sente in giro di persone che acquistano i cosiddetti smartphone, anche se non sono interessate a utilizzare il web. Le campagne pubblicitarie, con l’uso forsennato di testimonial molto famosi e simpatici, praticamente per tutti gli operatori telefonici, spingono su questo tasto convincendo molte persone ad acquistare un telefonino di ultima generazione anche se non serve o se non verrà usato per le funzionalità che possiede.

Lo stesso discorso avviene per quella fascia di prodotti molto elevata, dominata dal brand (il caso dei prodotti Apple). Tutto questo rincorrere la tecnologia, perseguendo semplicemente il desiderio dell’acquisto, mette a repentaglio una mole enorme di dati personali che fa pensare che l’era dell’homo tecnologicus sia arrivata troppo presto rispetto alle capacità dell’uomo moderno di fare fronte ai propri obblighi. Anche quelli di riservatezza.

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