L’associazione del denaro allo sport ha degradato l’evento di incontro, scambio, divertimento e socializzazione che dovrebbe rappresentare lo sport e lo ha trasformato in un giro di soldi senza precedenti, venendo meno a molti obiettivi utili e nobili a cui invece lo sport, sopratutto a grandi livelli, poteva condurre.
Quando subentra il denaro gli obiettivi delle persone, delle società e delle aziende possono cambiare rapidamente come è normale che ci si aspetti. Questo è lecito nel mondo del lavoro. Ovviamente non è più lecito se conduce all’illegalità, alla mancanza di rispetto, alla violenza o se trasforma un evento sociale, culturale e di intrattenimento in un evento diseducativo. E’ quello che secondo molti è successo a molti livelli dello sport quando questi raggiungendo i livelli massimi di competizione diventano esclusivamente un business per chi li gestisce. Ne sono esempi palesi il calcio, la formula uno, il motociclismo.
Quando dietro un evento gira molto denaro è inevitabile non soffermarsi su alcune osservazioni: inevitabilmente tali eventi acquistano grande importanza in termini di oudiens per cui conquistano un’attenzione incredibilmente grande. Questa attenzione è fornita a pieno dal pubblico ma è pur vero che lo stesso pubblico è indotto a interessarsi ed a seguire certi eventi per opera di un continuo bombardamento di messaggi che giungono continuamente al nostro cervello fino ad interiorizzarli per bene.
E’ così che leggendo sempre di calcio mercato, acquisti e contratti delle società, decisioni tattiche se non persino di controversie legali si è continuamente informati di ogni aspetto sportivo. Basta pensare al tempo che la rubrica sportiva occupa all’interno del telegiornale di punta, alle pagine dedicate all’informazione sportiva di un quotidiano… un quotidiano che giornalmente ha sempre molti articoli riguardanti lo sport da pubblicare. Vi è tanto da scrivere sullo sport e sulle società sportive quanto le notizie di cronaca di tutto il mondo!
Forse non è proprio così, forse è un semplice questione di scelta, selezionare solo alcune informazioni di cronaca e incrementare quelle sportive. Siamo davvero più interessati allo sport che alle notizie internazionali o siamo forse guidati nelle nostre letture o forse vi è la compresenza di entrambe le cose? Anche quando il cittadino è realmente interessato alle notizie sportive è giusto che un quotidiano di cronaca generale si pieghi alle volontà del pubblico venendo meno al suo ruolo fondamentale di informazione ed educazione? Tutto sommato esistono già i giornali totalmente dediti allo sport.
Altra domanda che molte persone si possono porre è se sia equilibrato la mole di milioni di euro che ruota dietro al mondo sportivo rispetto ai diritti fondamentali di vita che l’uomo dovrebbe avere e non possiede. Sarebbe teoricamente plausibile se anche la salute, l’educazione, il lavoro e infine il tempo libero per ogni singolo essere umano avessero un appoggio monetario paragonabile a quello concesso al mondo sportivo!
Ovviamente c’è un disequilibrio disumano che non solo è privo di rispetto verso le persone che combattono ogni giorno con la fame per sopravvivere ma è anche anti-educativo per giovani a cui la società, in questo modo, non insegna cosa sia il rispetto né tanto meno a dare la giusta importanza da un alto all’intrattenimento e dall’altro al denaro, al dovere e all’informazione.
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