Sull’argomento della modifica alla 157/92, in una nuova fase di riforma grazie alle prime discussioni dei disegni di legge già depositati in parlamento, BigHunter interpella i principali attori che ruotano attorno alla vicenda, al fine di contribuire a creare una serena riflessione e approfondire i temi maggiormente dibattuti in questi mesi.
Agli interventi già pubblicati sul portale BigHunter dell’Onorevole Luciano Rossi, parlamentare di Forza Italia-PDL tra i fondatori dell’Intergruppo parlamentare Amici del tiro della caccia e della pesca, e del Presidente di Anuu Migratoristi Giovanni Bana, si aggiunge oggi l’intervista all’Avvocato Stefano Masini, Responsabile Ambiente e Territorio della Coldiretti, che dice: ”Evitiamo lo scontro ideologico”.
L’intervista è in parte un appello al dialogo con gli agricoltori “una componente molto importante nella gestione del territorio e della fauna selvatica”. “Senza di loro – ha rimarcato Masini – è impossibile programmare, conservare il patrimonio naturale, ipotizzare un qualsiasi futuro positivo per l’attività venatoria”. Per quanto concerne l’iter parlamentare di discussione delle nuove disposizioni in materia di caccia, Masini ipotizza tra gli scenari possibili un dialogo costruttivo basato sul confronto serrato “così come si sta tentando di fare con l’insediamento del tavolo al quale partecipano le associazioni della caccia, quelle ambientaliste e le organizzazioni professionali agricole, in grado di aprire un dialogo positivo con i parlamentari”. Riguardo alle prospettive del movimento dei cacciatori il dirigente di Coldiretti ha dichiarato “ritengo che la pluralità associativa sia un valore positivo e lo è ancora di più se si compie lo sforzo di individuare alcuni punti di convergenza sui grandi temi della caccia, mentre sugli altri, rispetto ai quali sussiste una divergenza di veduta, sarebbe utile aprire un confronto sereno capace di trovare anche eventuali mediazioni”.
La concertazione tra le parti in causa è, sembra, il tema cruciale della questione. Lo si evince allo stesso modo dai toni positivi di Luciano Rossi, nella prospettiva del raggiungimento di “una sintesi che tenga conto di tutti gli interessi in campo, ma che tuttavia non veda tradite le aspettative della stragrande maggioranza dei cacciatori”, toni che lasciano ben sperare anche per un favorevole clima di collaborazione tra tutti gli attori in gioco, ambientalisti e agricoltori compresi. Questo punto, del resto, è stato ripreso anche dall’intervento di Giovanni Bana “Io punto sui Giovani” che oltre a sottolineare la necessità di concentrare maggiori attenzioni sulle nuove generazioni, ha rimarcato: “l’ecologismo deve passare dalle risposte in negativo a una partecipazione attiva del “fare con”. Il presidente di Anuu ha auspicato che le nuove modifiche in questo senso possano servire a cambiare la concezione della caccia “intesa quale opportunità per una gestione del territorio dove, finalmente, il cacciatore con le sue organizzazioni diventi un reale attore dell’ambiente unitamente al mondo agricolo”. Sempre con un occhio rivolto all’Europa.