Per migliorare la propria competitività energetica e dare un nuovo impulso agli investimenti di settore, nei mesi scorsi il Dipartimento dell’Energia americano, diretto da Steven Chu, ha sviluppato un nuovo progetto, che punta a ridurre i costi iniziali nell’installazione di impianti fotovoltaici. Basandosi sui dati di spesa per l’installazione e su come essa incida sul conto finale, il progetto punta a trovare soluzioni alternative per ridurre in parte questi costi.
Il programma “SunShot”sta cercando di ammortizzare quelle spese, che pesano a tal punto da rendere in certi casi anche sfavorevole l’installazione di moduli fotovoltaici.
Per il programma sono stati già stanziati circa 27 milioni di dollari, distribuiti tra nuovi laboratori per la ricerca e l’ottimizzazione di impianti e progetti di sviluppo.
Il progetto è molto ambizioso, tra gli obiettivi a lungo termine c’è quello di ridurre i costi degli impianti del 75% entro il prossimo decennio. Si tratta di una scommessa importante, che se realizzata ridurrà in modo significativo i costi mensili dell’energia elettrica per molte famiglie americane.
Gli aspetti sui quali lavorare sono molti, da una parte bisogna ammortizzare i costi d’investimento iniziale come installazione e locazione, dall’altro vanno trovate nuove soluzioni per migliorare l’efficienza dei pannelli riducendo anche le dimensioni e gli spazi di locazione.
Per produrre più energia in meno spazio e con un costo per l’installazione iniziale ridotto c’è bisogno soprattutto di ricerca e di nuovi investimenti. Bisognerà aspettare e vedere quanto le parole di Steven Chu siano lungimiranti e il suo progetto fattibile e soprattutto realizzabile.
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