Gli studi condotti dagli istitituti di Luigi Crespi (Crespi Ricerche) , Nando Pagnoncelli (Ipsos), Nicola Cesare (Digis) e Fabrizio Masia (Emg) sembrano confermare un dato: aver seguito il premier Mario Monti ed il suo Governo ha fatto bene ai partiti. Essersi accodati all’aria di novità portata dal nuovo esecutivo tecnico ha fatto salire nelle intenzioni di voto degli italiani soprattutto PD e Terzo Polo, in particolare il primo, con valori che si attestano tra il 27,6% di Crespi Ricerche ed il 29,4% di Emg. Leggermente staccato il Pdl che presenta percentuali tra il 24,3% di Ipsos ed il 26% dell’istituto di Luigi Crespi.
Più o meno omogenei i valori emersi dai vari studi per Udc e Fli. Lo schieramento di Pier Ferdinando Casini è dato da un minimo del 7% di Ipsos e Digis ad un massimo del 7,7% da Crespi Ricerche; Futuro e Libertà riceve preferenze che oscillano tra il 4,1% rilevato da Luigi Crespi ed il 4,9% dell’istituto di Nicola Cesare.
Sinistra, Ecologia e libertà è in calo probabilmente a causa dei dubbi espressi da Nichi Vendola su Mario Monti, con tutti gli istituti che le danno una percentuale di preferenze tra il 6 ed il 7%. Crespi Ricerche ed Emg indicano il Sel al 6,5 e 6,1% rispettivamente, mentre Ipsos e Digis lo danno al 7,1%. Stesso discorso per Italia dei Valori che viene indicata al 6% da Fabrizio Masia, al 6,5% da Luigi Crespi, al 7,3% da Nicola Cesare ed al 7,5% a Nando Pagnoncelli.
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