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I titoli di Stato

Si è visto che per i titoli che prevedono il pagamento di flussi di interessi attraverso lo stacco di

cedole, ad esempio <a href=”http://www.pillolediborsa.it/i-btp”>btp</a>, btp e CCT, per considerare i titoli di Stato), ed in generale si compongono di
una serie di flussi cedolari e di un rimborso, per l’investitore deriva un’esposizione al rischio da
reinvestimento che, invece, non è presente nei titoli senza cedola (zero coupon). Pertanto al fine di
gestire il rischio da reinvestimento, e comunque in tutti i casi in cui è necessario disporre di titoli
senza cedola, anche non in emissione, è possibile realizzare un’operazione indicata con il termine di
coupon stripping e che consiste nel dividere le cedole (strips) dal valore di rimborso (mantello).
Facendo riferimento alla formula di valutazione, è come se questa fosse stata divisa in due parti: una
costituita dagli n flussi ciascuno con una scadenza espressa dalla maturazione delle cedole, e l’altra
rappresentata dal flusso di capitale al momento del rimborso dell’investimento alla scadenza: in altre
parole un’operazione di coupon stripping scompone un’obbligazione nei suoi n+1 flussi di reddito.
Ovviamente una volta effettuata l’operazione di stripping è tecnicamente possibile realizzare anche la
successiva ricostituzione di un titolo diretta ad ottenere un nuovo titolo completo derivante dalla
riunione di un flusso relativo ad un mantello con cedole anche se queste originano da titoli diversi.
Il coupon stripping contribuisce ad arricchire le strutture del mercato in quanto, da un lato fornisce
agli investitori ulteriori opportunità di diversificazione degli impieghi e dall’altro amplia per gli
operatori specializzati, la possibilità di interventi articolati e integrati tra loro.
Nel mercato italiano questa operazione è stata resa possibile a seguito dell’emanazione del decreto
del Ministro del Tesoro del 15 luglio 1998, che ha reso l’operazione fattibile a partire dal 27
luglio 1998. Sulla base di questa disciplina possono essere oggetto di operazioni di stripping
solo titoli di Stato a tasso fisso non rimborsabili anticipatamente e dematerializzati, così
come la ricostituzione può essere relativa soltanto a titoli che abbiano già formato oggetto
di coupon stripping. Infatti a partire dal 1998 il Tesoro ha autorizzato un programma si STRIPS
(Separated Trading of Registered Interest and Principal Securities) che consente di separare le cedole dal
mantello. Successivamente è possibile ricostituire lo stesso titolo strippato riunendo tutte le cedole
con il valore di rimborso. I titoli oggetto di operazioni di stripping sono i BTP a 10 e 30 anni

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