Tra gli studi che indicavano un legame fra l’utilizzo della sigaretta elettronica e le malattie cardiovascolari, rischia di non essere valutato un lavoro eseguito da un gruppo di ricerca dell’American Heart Association Tobacco Regulation and Addiction Center di Dallas in Texas, guidato dal docente Blaha.
Con il lavoro gli scienziati hanno valutato il legame fra l’utilizzo della sigaretta elettronica e le malattie cardiovascolari sia fra gli svapatori che non avevano mai fumato, che fra coloro che ricorrevano sia all’ecig che alle sigarette tradizionali.
Per ottenere questi risultati il gruppo di ricercatori ha analizzato i dati che vanno dal 2016 al 2017 del Behavioural Risk Factor Surveillance System, un’ampia indagine a livello nazionale.
Nella ricerca sono stati esaminati circa quattrocentocinquantamila soggetti con informazioni valide su tutti gli aspetti. L’impiego della sigaretta elettronica era diviso in giornaliero e saltuario e riguardava il consumo di sigarette. La malattia cardiovascolare valutata era la cardiopatia coronarica, l’infarto e l’ictus.
Sembra che i ricercatori non abbiano individuato nessun legame fra l’utilizzo della sigaretta elettronica e le malattie cardiovascolari analizzando gli svapatori che non avevano mai fumato sigarette.
La ricerca libera lo svapo dalle accuse che legano l’e-cig alle malattie cardiovascolari, confutando le tesi di Riccardo Polosa e Konstantinos Farsalinos che sostenevano che gli allarmi erano basati su ricerche con elevati limiti di metodologia.
Purtroppo però la ricerca dimostra anche che coloro che utilizzano entrambi gli strumenti vedrebbero aumentare in maniera significativa la possibilità di soffrire di malattie cardiovascolari.
Gli scienziati hanno verificato che i dati ottenuti non sono ancora definitivi. Tuttavia essi dimostrano quello che è già emerso da lavori eseguiti precedentemente. Per ottenere dei vantaggi dall’impiego delle sigarette elettroniche è necessario lasciare del tutto la sigaretta tradizionale.
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