I principali requisiti per donare il sangue sono l’età, che deve essere fra i 18 e i 60 anni, e il peso, superiore ai 50 kg. Ci sono poi molti altri aspetti da considerare, legati allo stato di salute e allo stile di vita, che in taluni casi possono rendere la donazione sconsigliabile per tutelare l’aspirante donatore e il ricevente.
Stato di salute ed eventuali terapie in corso
In generale tutte le patologie gravi, a maggior ragione se richiedono una terapia farmacologica, sono condizioni che non permettono di donare il sangue. Per ottenere l’idoneità bisogna inoltre avere un polso ritmico e regolare, mentre la pressione arteriosa massima deve essere compresa fra 110 e 160 mm Hg e la minima fra 60 e 100 mm Hg. Il livello di emoglobina non deve essere inferiore a 12,5 g/dL nelle donne e 13,5 g/dL negli uomini. Quando ci si presenta per la donazione è necessario non essere a digiuno da più di 15 ore. Vengono eseguiti anche vari esami, come l’elettrocardiogramma e la radiografia del torace, che possono poi essere ripetuti su giudizio del medico quando ne viene ravvisata la necessità. Il donatore può essere sospeso temporaneamente o permanentemente dalla donazione quando insorgono determinate patologie. Le malattie infettive richiedono in generale una sospensione di 2 settimane dopo la guarigione, ma ci sono eccezioni che prevedono una sospensione molto più lunga o permanente. In seguito alla malaria ad esempio si può donare il sangue solo per la lavorazione industriale. Il medico durante il colloquio chiederà tutte le informazioni necessarie per dare il suo giudizio. Le vaccinazioni sono motivo di sospensione temporanea del donatore, che avrà durata diversa a seconda del vaccino utilizzato. Anche le cure odontoiatriche devono essere riferite e possono portare a un breve rinvio della donazione. L’intervallo minimo fra una donazione e l’altra di sangue intero non può essere comunque inferiore a 90 giorni nell’uomo e 180 giorni nella donna in età fertile.
Comportamenti e stili di vita
Il donatore deve essere essenzialmente una persona che conduce uno stile di vita sano, in modo da preservare la propria salute e non esporsi alla possibilità di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue. Si dovrà informare il medico anche di eventuali viaggi effettuati all’estero, per valutare eventuali rischi connessi all’esposizione a malattie infettive. Anche la semplice esecuzione di tatuaggi e piercing da parte di personale non qualificato, e comunque in condizioni igieniche non sicure, è rischiosa e richiede una sospensione delle donazioni per almeno 4 mesi dall’ultima esposizione. L’alcolismo cronico è una condizione di esclusione dalla donazione di sangue. Chi ha fatto un qualunque uso antecedente di farmaci non prescritti, somministrati per via intramuscolare o endovenosa, come sostanze stupefacenti e ormoni, non può diventare donatore di sangue. Altra importante causa di esclusione dal novero dei donatori sono i comportamenti sessuali a rischio, che espongono la persona alla possibilità di contrarre gravi malattie infettiva trasmissibili con il sangue.