Tutte noi donne sappiamo che una volta al mese più o meno puntuali arrivano: è la volta delle mestruazioni. Ma, probabilmente, quello che non immaginavamo era che 3 milioni di donne solo in Italia soffrono per le mestruazioni abbondanti. A riportare e a mettere in evidenza il dato è un’indagine internazionale che ha coinvolto 15 paesi ed è stata discussa nei giorni scorsi al Congresso mondiale di endocrinologia a Firenze.
A sorpresa sono proprio le donne che, per prime, sottovalutano il problema: solo il 10% ne parla con il proprio medico e una su 4 se ne vergogna. In Europa, invece, la situazione è diversa, le donne si rivolgono al medico più frequentemente per cercare una soluzione ai disagi provocati dalle mestruazioni abbondanti. In Svezia, ad esempio, le donne ne parlano con il ginecologo sono il 27,3%, in Francia il 27,6%, in Spagna il 29% e in Germania il 32,8%.
Come le donne ben sanno la problematica non è solamente il ciclo abbondante in sé, quanto invece i ‘disturbi’ ad esso connesso: le mestruazioni abbondanti hanno un’influenza negativa sulla vita delle donne tanto da dimezzarne la qualità. Infatti molto spesso il ciclo ‘super’ è accompagnato da dolore, stanchezza, insonnia, depressione e astenia (stanchezza muscolare). Un’altra problematica legata al flusso abbondante è la perdita di ferro che le mestruazioni determinano: un basso livello di ferro porta a sperimentare un crollo dell’attenzione, della concentrazione e un calo della memoria.
Il problema è sempre più attuale e diffuso in quanto, come sostiene la prof.ssa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia del San Raffaele Resnati di Milano, “Le donne non sono state ‘programmate’ per avere gli attuali 480 cicli mestruali nella vita: solo un secolo fa, considerando le interruzioni legate a gravidanze (in media 4 per ognuna), allattamento (durata di circa 2 anni), aborti (spontanei o volontari) e maggior mortalità, questi non erano più di 150 in totale. Si sono quindi più che triplicati nell’arco di 100 anni e hanno intensificato le problematiche correlate”.
Secondo l’esperta la soluzione per combattere i disagi dovuti alle mestruazioni abbondanti è a portata di mano per molte donne: la pillola contraccettiva. Klaira, infatti, è stata approvata dall’Agenzia Italiana del Farmaco ed è in vendita in Italia già dal 2009. Come sottolinea l’esperta: “Ciò che è necessario per star bene non è la perdita ematica in sé ma l’equilibrio ormonale. In particolare, la stabilità dei livelli di estrogeno, soprattutto se bio-identico come quello contenuto nella pillola con estrogeno naturale e dienogest, è associata a un miglior benessere”. È d’accordo anche il dottor Francesco Primiero dell’Università La Sapienza di Roma che aggiunge: “La prima pillola con estradiolo naturale e dienogest ha dimostrato di ridurre le mestruazioni del 88% dopo 6 cicli di trattamento, con un significativo calo fin dal primo. La sua efficacia è provata nel diminuire sia la quantità che la durata del flusso, che si regolarizza”. Insomma sembra che le donne abbiano un altro motivo oltre all’efficienza contraccettiva per scegliere la pillola anticoncezionale.
No Comments Found