Salute e benessere

Prendersi cura inizia dall’accettazione della malattia: la pratica del mindfulness

L’identificazione dell’“io penso” con l’“io sono”, in una sorta di richiamo al cartesiano “cogito ergo sum”, fa confluire in una sola unità pensiero ed essere, sbarrando la strada a quel “carpe diem” che rende accettabili il “qui ed ora” della quotidianità. La routine assorbe la vita di ciascuno di noi, rendendo sempre più difficoltoso accettare il disagio o, più in generale, togliendo sempre di più la possibilità di soffermarci sul momento presente, in vista di un qualcosa di cui ci dobbiamo occupare subito dopo. La fretta e l’impossibilità di fermarsi rappresentano una costante a cui ci si deve adeguare, ma è allo stesso tempo una delle maggiori fonti di stress. Tecniche di rilassamento e meditazione di tradizione orientale, come per esempio lo yoga o il tai chi chuan, hanno trovato sempre più adepti in Europa, diventando decisamente in voga ed affermandosi come pratiche finalizzate al benessere psicofisico.

Il concetto di consapevolezza del “qui ed ora”, ripreso anch’esso dalla tradizione filosofica orientale buddista e zen, trova una sua applicazione terapeutica nella cura di diversi disturbi psichiatrici; il mindfulness viene, infatti, ampiamente praticato negli ambulatori Bertolli Ravera Associati di Milano, coadiuvando la cura e la guarigione da varie patologie psichiatriche. Dai disturbi alimentari alla dipendenza da stupefacenti, che trovano un’origine più prettamente psicologica, e dai disturbi della personalità ai vari tipi di demenze, che invece nascono su basi fisiologiche, tali patologie vengono accomunate dal beneficio che i pazienti ricavano attraverso la pratica del mindfullness. Tale esercizio ha lo scopo di far giungere la persona ad uno stato interiore di serenità data dall’essere “presente a se stessa”, lasciando da parte per qualche istante il pensiero rivolto al futuro e il rincorrersi delle attività nella routine quotidiana, privilegiando il momento che si sta vivendo, accettandolo tale qual è e rinunciando alla volontà di superarlo o cambiarlo in vista di un fine e di un’attività successiva.

La meditazione, associata alla tecnica di respirazione, favorisce nel paziente la consapevolezza delle potenzialità che egli stesso possiede per fronteggiare il disagio. Il paziente impara attraverso il mindfullness a conoscere se stesso – anzi a riconoscersi, cioè a conoscersi di nuovo – come persona che può imparare ad agire accettando la situazione che vive nel presente e imparando a fronteggiarla rendendosi conto del suo potenziale attraverso la pratica meditativa. In definitiva, si può concludere che il mindfulness è un’esperienza che richiama l’attenzione di chi la pratica dall’esterno verso l’interno, dal “che cosa” al “chi”, sospendendo la prospettiva rivolta alle attività che vengono svolte e sostituendola con l’ottica del “qui ed ora” che valorizza l’esserci nel singolo istante.

Alla casa di cura Bertolli Ravera, che dal 1981 rappresenta un centro d’eccellenza per quanto riguarda il mindfullness a Milano, tale pratica è associata al trattamento medico-psichiatrico a partire dal periodo di eventuale ricovero nella struttura per poi continuare anche dopo le dimissioni del paziente. Quest’ultimo, attraverso l’accompagnamento svolto dai medici, proseguirà il suo percorso attraverso la pratica settimanale della disciplina del mindfulness, utile sia come trattamento curativo sia come pratica di benessere. Maggiori dettagli sul mindfulness

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