Trieste, 4 agosto 2008 – E’ del 1° agosto scorso la segnalazione di un altro caso di infezione da meningite batterica in Italia, questa volta ai danni di un bimbo di appena cinque mesi ora ricoverato in rianimazione pediatrica all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Il caso del capoluogo emiliano va ad aggiungersi agli altri tre segnalati di recente in Lombardia, che hanno portato al decesso di due dei pazienti coinvolti. Un’estate di particolare virulenza dunque per questa terribile malattia che si manifesta con sintomi comuni quali sepsi, mal di testa, rigidità nucale, febbre alta e può provocare schock settico, setticemia e ascesso cerebrale. Stando a quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, la meningite colpisce ogni anno nel nostro paese circa 200 persone, pari a 3 casi ogni milione di abitanti rispetto ad una media europea di 14, e registra i maggiori picchi di contagio fra l’inverno e la primavera.
Ma se la mortalità da meningite è del 13 per cento circa dei casi, buone notizie però arrivano dal fronte della diagnosi precoce della meningite, che se condotta in modo tempestivo può salvare molti pazienti.
E’ infatti in fase di attuazione un nuovo test rapido in grado di individuare in sole tre ore la presenza nel corpo umano di alcuni batteri particolarmente infettivi, fra i quali appunto anche il meningococco, responsabile della meningite fulminante.
Grazie al nuovo test si accorcerà drasticamente il tempo necessario per esprimere la diagnosi della malattia, attualmente stabilito in circa tre giorni e si potrà procedere in modo più tempestivo e mirato sia nella cura dei pazienti colpiti dalla malattia che nella profilassi per meningite dei possibili contagiati.
Diversamente dai precedenti, basati sul metodo colturale con esito solo dopo 36 ore e a volte falsamente negativo, il nuovo test rapido è basato sulla biologia molecolare ed è di rapida esecuzione, alta specificità e sensibilità.
Il nuovo test è stato messo a punto dall’ospedale Meyer di Firenze in collaborazione con l’università del capoluogo toscano e, una volta completata la fase progettuale, verrà distribuito negli ospedali italiani dalla Eurospital di Trieste,una delle poche realtà nazionali impegnate nella diagnostica con una propria ricerca e sviluppo e produttrice, fra l’altro, del primo test rapido per la celiachia. “Siamo molto onorati della collaborazione con l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, importante centro riconosciuto e stimato in tutto il mondo – dice Marco Ferrari, direttore della Divisione Diagnostici di Eurospital – ma anche fiduciosi di essere in grado, entro un breve lasso di tempo, di mettere a disposizione di tutti gli ospedali del nostro Paese un importante risultato frutto esclusivo della ricerca italiana”.
Oltre al meningococco responsabile della meningite, il test individua la presenza di altri batteri particolarmente pericolosi per l’uomo come lo pneumococco – causa di varie patologie come polmonite, pericardite e osteomielite– e l’haemophilus influenzae (HI), che porta all’uomo gravi infezioni delle vie aeree superiori e inferiori.
Medicina
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