Salute e benessere

Cause invecchiamento della pelle e le creme antirughe

Come per ogni essere vivente l’invecchiamento della pelle è un processo di vita inevitabile tuttavia è possibile contrastarlo con l’applicazione sulla pelle di creme antirughe specifiche per ogni tipo di pelle.

L’invecchiamento cronologico della cute è il risultato dell’intreccio di eventi biologici, biochimici e molecolari scandito dal codice genetico di ogni individuo (cronoinvecchiamento). Per questo motivo, non tutti gli individui invecchiano allo stesso modo e la cute non è uguale in tutti i soggetti. All’invecchiamento concorrono, inoltre, altri fattori di tipo chimico e fisico provenienti dall’ambiente esterno che contribuiscono, in modo più o meno determinante, a definire tipo e gravità dello stesso (fotoinvecchiamento).

Per comprendere appieno i meccanismi patogenetici alla base dell’invecchiamento cutaneo è necessario analizzare e considerare gli stessi meccanismi che determinano l’invecchiamento organico generale e prendere in esame le particolarità etabolico-strutturali della cute umana. È necessario considerare, anche, che cronoinvecchiamento e fotoinvecchiamento possono incidere non solo come eventi indipendenti ma anche come fattori sinergici sull’alterazione di alcuni eccanismi fisiologici cutanei.

Il risultato dell’invecchiamento cutaneo si manifesta principalmente nella perdita di elasticità, turgore e nella formazione di rughe. Esso può essere ricondotto ad un rallentato turnover cellulare con conseguente diminuzione del tessuto elastico e perdita di quell’impalcatura di sostegno (ma non solo “di sostegno”, come indicato da Pischinger e Heine) rappresentata dal tessuto connettivo fibrillare lasso sottocutaneo (derma). Le rughe sono il segno più evidente dell’atrofia cutanea e secondarie al danno a carico delle fibre collagene-elastiche. Occorre ricordare che la cute, non essendo dotata di strutture muscolari proprie, si modella sulle contrazioni dei muscoli sottostanti. Col tempo, per le alterazioni a carico del tono e dell’elasticità, la cute non è più in grado di rilasciarsi; rimangono incise le prime depressioni che evolvono progressivamente. SI DISTINGUONO:

}Rughe lineari: sono correlate all’uso della mimica facciale; all’inizio reversibili, sono più frequenti nel sesso femminile. Localizzate principalmente a livello perioculare (zampe di gallina), infraoculare (o da corrugamento), perilabiale (verticali sul labbro superiore o attorno alla bocca), trasversali della fronte (legate alle emozioni, in particolare all’ansia);

}Rughe glifiche: sono legate all’accentuata evidenziazione della normale tessitura cutanea. Si manifestano soprattutto sulle guance;

}Grinze: sono condizionate da posizioni prolungate assunte dal viso (tipiche quelle del sonno);

}Pliche naso-geniene: incisure profonde situate tra il bordo esterno della bocca e le ali del naso, delimitate dai muscoli orbicolari della bocca e buccinatori. È evidente come le rughe ed il rilassamento dei tessuti del viso e del collo siano ascrivibili ad alterazioni della matrice dermoepidermica. Mentre il connettivo è stato considerato erroneamente e semplicemente un tessuto di sostegno ed il derma interpretato solamente come impalcatura della lamina propria, si deve, invece, considerare entrambi come un unico complesso con specifiche attività plastiche.

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