Il Misano World Circuit è una delle glorie internazionali italiane in termini di sport motoristici, in particolare per quanto riguarda le competizioni motociclistiche. Si tratta di un circuito internazionale situato nel comune di San Adriatico in provincia di Rimini, che ha ospitato numerose competizioni motociclistiche internazionali e, a partire da 2007, anche gare del campionato mondiale Superbike e il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini del Motomondiale.
L’idea di costruire un circuito in questa zona della pianura romagnola nasce nei primi anni 60, sotto il patrocinio dell’indimenticabile Enzo Ferrari. Il progettista, l’ingegner Cavazzuti, iniziò i lavori nel 1970 e li concluse il 4 agosto 1972 con un collaudo giudicato molto positivo dalla stampa dell’epoca. Nella versione progettata nel 1969, esso aveva una lunghezza di 3.488 km, aumentata nel 1993 fino a 4.064 km. Il tracciato è caratterizzato da curve dotate di nomi stravaganti, come ad esempio “Tramonto”, “Quercia”, “Carro” e persino l’espressione dialettale “bruta pela”.
A partire dal 1980, il circuito di Misano ha ospitato gran premi motociclistici internazionali, fra cui anche il Gran Premio d’Italia del Motomondiale. L’ultima edizione del Gran Premio, svoltasi nel 1993, fu funestata dal terribile incidente occorso, nei pressi del “curvone Misano”, al pilota americano Wayne Rainey e che pose fine alla gloriosa carriera del tre volte campione del mondo della Classe 500. Dopo questo tragico incidente, il circuito fu modificato in funzione di una maggiore sicurezza, creando due percorsi, versione “lunga” e “corta” e aggiungendo il nuovo spazio del paddock.
Fra il 1996 e 2001, le strutture di supporto sono state ulteriormente migliorate, aggiungendo anche un punto di accesso intitolato allo sfortunato pilota Daijiro Kato. Nel 2006, il circuito subì importanti modifiche necessarie per ospitare di nuovo le gare del Motomondiale. Il circuito fu strutturato in modo da offrire una percorrenza in senso orario, con 8 curve a destra e 5 a sinistra, aumentando la lunghezza del tracciato fino a 4.180 km e l’ampiezza a 14 m. Sono state aggiunte anche strutture di supporto e adottate misure di sicurezza richieste dalla federazione internazionale.
Nel 2007, fu disputato a Misano il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, vinto dalla scuderia di casa Ducati, evento sentito dai piloti romagnoli partecipanti al Motomondiale, come Loris Capirossi, Marco Melandri, Marco Simoncelli e Valentino Rossi. A partire da 2007, il circuito ha aggiunto anche una copertura wireless su tutta la zona aperta al pubblico, mostrando notevole attenzione anche al settore dei media e della comunicazione. Nel 2008 sono state annunciate le modifiche che verranno apportate al glorioso circuito nel prossimo futuro: la realizzazione di una nuova corsia di uscita dai box, alcune modifiche all’altezza della curva “variante del parco”, che verrà allungata di 46 m, la sostituzione di tre nuove tribune e la costruzione di un nuovo centro di fisioterapia per motociclisti.
Una curiosità: nel 2008, il sette volte campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher ha eseguito al Misano World Circuit una serie di test validi per il Trofeo KTM, correndo in sella a una KTM Super Duke. Purtroppo, nonostante le modifiche apportate in termini di sicurezza, il circuito fu teatro di altri tristi eventi, il più grave dei quali è stata la tragica morte del pilota giapponese di Moto2 Shoya Tomizawa, avvenuta nel 2010. Il pilota, dopo aver perso il controllo della moto, fu investito da Scott Redding e Alex de Angelis. Per uno scherzo del destino questo terribile incidente avvenne esattamente 17 anni dopo quello occorso a Wayne Rainey, non un giorno in più o in meno.
Proprio alla luce di tali infausti eventi, anche senza essere campioni del Motomondiale, è necessario condurre le proprie moto in maniera accorta e responsabile, evitando manovre brusche, distrazioni ed errori che potrebbero causare incidenti, danni al veicolo e conseguenti riparazioni come ad esempio la sostituzione parabrezza o interventi di altro tipo.
No Comments Found