Gli autoricambi della nostra auto possono diventare un vero e proprio attentato per le nostre tasche. In questo articolo commentiamo quali sono i pezzi che più frequentemente vengono sostituiti su un’auto e come mantenerli per risparmiare sui costi.
Tutti i proprietari di un’auto, prima o poi, si trovano ad affrontare il problema degli autoricambi. La legge europea stabilisce che i veicoli debbano essere sottoposti alla prima revisione dopo i quattro anni: non si tratta di una normativa imposta a caso dal momento che, dopo questo periodo, molti dei componenti iniziano a presentare segni di usura ed è pertanto necessario sostituirli.
Il sistema elettrico
Uno studio condotto dall’Organizzazione spagnola dei consumatori e utenti ha messo in luce che, su ogni cento auto che arrivano in autofficina, il 23,3% presenta guasti nel sistema elettrico. I pezzi che subiscono danni maggiori sono solitamente la batteria e il regolatore di tensione.
Sostanzialmente la batteria è un accumulatore di energia che ci permette di avviare il motore dell’auto. L’accumulo di energia avviene mediante un processo chimico all’interno di un liquido contenente acqua distillata e acido solforico e due piastre di piombo. Questo processo è molto sensibile a qualsiasi alterazione; per questo motivo le batterie hanno una vita utile che oscilla tra i due e i quattro anni. Il primo segnale di allarme si ha quando, nel tentativo di avviare l’auto, questa non parte o lo fa senza energia.
D’altra parte, il regolatore ha la funzione di limitare la tensione massima che può essere prodotta dall’alternatore. In pratica, questo componente rileva la tensione prodotta dall’alternatore e, quando questa raggiunge il valore necessario, lo mantiene costante. Come è possibile immaginare, un problema a carico del regolatore non solo si ripercuote su tutti i circuiti elettrici dell’auto, ma può anche provocare gravi danni alla batteria.
Il sistema meccanico
Con il passare degli anni e con l’uso, anche i componenti meccanici delle auto si usurano e devono essere sostituiti. Le pastiglie dei freni rappresentano uno dei pezzi che richiede più attenzione. La vita utile di questi componenti dipende da due fattori: il tipo di pastiglia e le abitudini di guida. Le pastiglie morbide si usurano con maggiore rapidità, ma garantiscono una minore distanza di frenata e per questo rappresentano sempre un’ottima scelta. È inoltre necessario considerare che quando si guida solitamente in luoghi molto trafficati o su strade di montagna, la vita utile delle pastiglie è limitata a circa 20.000 chilometri.
Gli ammortizzatori rappresentano un altro componente molto soggetto all’usura, soprattutto quando si percorrono strade molto accidentate. La loro vita utile è approssimativamente di 50.000 chilometri, anche se si consiglia di controllarli molto prima. Se ci si accorge che l’auto “rimbalza” dopo aver preso una buca, vi sono enormi probabilità che gli ammortizzatori siano logorati.
Infine è bene ricordare che, quando si rende necessario cambiare alcuni di questi pezzi, l’ideale è sostituirli con gli autoricambi originali. Si tratta dell’alternativa più sicura e, nel lungo termine, anche più economica.