A differenza di un percorso di studi universitario, certo approfondito ma generalista, il Master deve formare su una competenza o un settore specifico, insegnando a “fare”. Da questo punto di vista, il Master è al tempo stesso scorciatoia e tappa inevitabile. E’ una tappa inevitabile perché l’inflazione del numero dei laureati ha agito da livella, creando una situazione che, di fatto, rende necessarie ulteriori specializzazioni dopo la laurea. Ma il Master è anche una scorciatoia, perché insegna ciò che normalmente si apprende dopo anni di esperienza di vita lavorativa vissuta. Se un buon Master centra questo obiettivo, è solitamente grazie ad un corpo docente di provenienza aziendale e ad un ufficio placement interno che riesce ad indirizzare gli allievi verso una prima occupazione, insegnando anche a gestire la fase della ricerca del lavoro.
Tra i laureati che incontrano più difficoltà a trovare uno sbocco concreto dopo la laurea, ci sono al primo posto quelli con una laurea umanistica, seguiti però da quelli con lauree giuridiche. Per questi ragazzi, il valore degli studi compiuti è indubbio, ma il carattere molto ampio della cultura acquisita ed una certa impermeabilità tra università e mondo del lavoro rende poco chiari persino gli obiettivi post-laurea. Per coloro che provengono da queste Facoltà, uno dei master più accreditati ed inerenti al percorso di studi è il Master in Risorse Umane, grazie al quale possono aspirare ad inserirsi nelle divisioni aziendali che si occupano di Organizzazione, Selezione, Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane. Questo settore è in forte espansione; le aziende più lungimiranti, seguite poco a poco anche da tutte le altre aziende di dimensioni medio-grandi, hanno infatti compreso l’importanza di una corretta amministrazione del personale ai fini della produttività aziendale. Ma per ottenere risultati occorre che gli uffici del personale non si limitino a gestire gli aspetti amministrativi, assumendo invece un ruolo consulenziale con expertise di tipo trasversale.
Non a caso, molte aziende preferiscono la mediazione di consulenti del lavoro, per indole più preparati a lavorare sugli obiettivi e sui progetti piuttosto che sulla regolare gestione amministrativa. Anche i dipendenti interni, ad ogni modo, stanno assumendo gradualmente una mentalità diversa mirata ad una gestione più “moderna” delle risorse umane. Se questo avviene, però, è soprattutto grazie all’ingresso delle nuove leve, spesso formatisi con un Master. Appare allora evidente l’utilità dei Master di formazione per accrescere i propri skills ed arricchire il proprio curriculum, acquisendo strumenti più efficienti ed innovativi.