È possibile voler essere contemporaneamente un manager di successo e un docente universitario,
volere aiutare gli altri a raggiungere i propri obiettivi e allo stesso tempo coltivare le proprie passioni? È possibile anche se magari starete pensando che siano attività che poco hanno in comune l’una con l’altra.
In realtà la domanda che vorrei porvi però è: è fattibile?
La risposta è sì. Come faccio ad esserne così sicura? Perché Daniele Vanzanelli è tutto ciò, un personaggio poliedrico, interessato all’economia, l’istruzione, la musica e il coaching. Non lavora per compartimenti stagni, anzi tutto ciò che apprende in un campo lo attua e lo sfrutta in un altro ambito, consapevole che un elemento appreso, una conoscenza in più, possa rivelarsi sempre utile. Sembra dunque che nella sua vita la parola noia non sia minimamente contemplata.
Partiamo dicendo che Daniele Vanzanelli, laureato più di 20 anni fa alla Bocconi di Milano in Economia Aziendale, ad oggi è uno stimato professore di Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Ha inoltre più di 17 anni di esperienza manageriale con ruoli di coaching e mentoring verso talenti e colleghi.
Penserete che quindi non abbia tempo per divertirsi, svagarsi, uscire dal ruolo di severo professore che generalmente l’immaginario collettivo affibbia a tali personaggi, delle figure in qualche modo istituzionali, e invece ecco una grandissima sorpresa: Daniele Vanzanelli fa parte di un gruppo musical: i Key to the Highway, una blues band nata a luglio dello scorso anno, proprio da un’idea dello stesso Daniele Vanzanelli che, assieme a Stefano Radicioni, un compagno della scuola di musica “Amadeus” di Busto Arsizio, decise di trasformare la sua passione in qualcosa di attivo, fatto di prove e serate in compagnia. Completano il complesso il bassista Spalec, fratello di Stefano, e il batterista, nonché cantante Gospel, Lorenzo Bettin. Di loro dicono “Non siamo interessati alle classifiche né amiamo vedere persone che si strappano i vestiti e ci tirano addosso reggiseni. Ci piace la qualità. Se proprio dovete tirare qualcosa almeno siano capi firmati”.
L’attività più curiosa che Daniele Vanzinelli svolge però, e credo sia anche quella che dia maggiori soddisfazioni, è quella di certified mental coach, per la precisione business/life mental coach, qualifica rilasciata dalla Certified Mental Coach Italia e riconosciuta dal guru americano Robert Neff.
In che cosa consiste direte voi? Si tratta essenzialmente di aiutare le persone a migliorare le proprie performance professionali e a trovare un equilibrio tra le varie attività da svolgere quotidianamente, in modo da non cadere in preda all’ansia e all’angoscia di non farcela, di non riuscire a gestire questo continuo flusso di obblighi e doveri.
Ovviamente, forte della sua esperienza manageriale, in qualità di business coach Daniele Vanzinelli ha attribuito una grandissima importanza alla stipulazione di obiettivi chiari, tipico ragionamento di un dirigente ben organizzato, preciso e sicuro di sé – le caratteristiche che un coachee dovrebbe avere alla fine di un percorso di mental coaching – , per avere un quadro il più possibile esatto, veritiero e realizzabile.
Egli considera la realizzazione personale un traguardo basilare, ottenibile dalla ricerca effettuata per trovare un equilibrio tra auto percezione e realtà oggettiva.
Il suo intento è aiutare manager alla ricerca di nuovi stimoli, consulenti che vogliano migliorare il loro approccio professionale ma non solo; avendo una propensione verso la musica, infatti, la sua attenzione è rivolta anche a tutti quegli artisti che vogliono trovare un punto di incontro tra la loro creatività e passione, le loro performance e la capacità di organizzare la propria vita. Il suo scopo è dunque sostenere le persone di talento, mostrandogli la propria mente come moltiplicatore di performance e non come ostacolo.
Daniele Vanzanelli rappresenta dunque un uomo dalle molte sfaccettature, capace di utilizzare le doti che possiede in ciascuno dei campi professionali all’interno dei quali opera, trovando punti di aggancio laddove apparentemente sembrerebbero non esserci. È un uomo di successo, aperto ad ogni possibilità che gli si presenta davanti, capace di districarsi tra le mille attività che svolge. È un ottimo esempio di chi ama fare e ce la fa e sarebbe un valido coach per tutti coloro, manager, docenti e non, che sono attaccati si al loro lavoro, perché gli piace e mettono passione in quello che fanno, ma vorrebbero avere anche altro, coltivare qualche hobby oppure stare di più con i propri cari. L’aiuto di Daniele Vanzanelli potrà essere fondamentale per imparare a gestirsi, affrontare situazioni caratterizzate da stress e raggiungere gli obiettivi tanto attesi e desiderati.