Il mondo del lavoro richiede sempre più un’ottima conoscenza dell’inglese professionale: per questo motivo i corsi di inglese aziendale sono sempre più gettonati. Anche perché il quadro complessivo del mercato lavorativo italiano non è dei più brillanti.
Secondo una recente ricerca effettuata dal sito di recruiting Talentmanager.it e proposta da Job24.it, il 75% dei neolaureati italiani in cerca di lavoro ha una conoscenza insufficiente dell’inglese, solo il 15% raggiunge la sufficienza, meno del 10% può vantare buone competenze e appena l’1% può vantare un livello ottimo.
Secondo il responsabile del sito, molti giovani hanno una qualche confidenza con l’inglese, anche grazie ad internet e alle chat che abbattono le distanze geografiche, ma si tratta di un fenomeno illusorio. «Il linguaggio che si usa sul web non è certo il vero inglese.
Quando si tratta di sostenere una conversazione vera e propria, infatti, l’80% circa dei giovani non ne è in grado, il 10% si blocca per la timidezza, e solo un 10% riesce a parlare agevolmente». In buona parte queste lacune nei giovani della penisola sono da imputare alla scuola italiana che, nonostante le intenzioni dichiarate negli ultimi dieci anni, non è ancora riuscita a elaborare metodi e strutture adeguate ad un insegnamento efficace della lingua inglese. L’Università poi è ancora meno allineata agli standard europei: fatta eccezione per la facoltà di lingue, le altre prevedono raramente più di un esame in lingua inglese e gli atenei offrono pochissimi corsi in lingua inglese, non ponendosi nemmeno la questione di una formazione specifica di inglese professionale. Non stupisce quindi che la maggior parte dei giovani opti per corsi di inglese in scuole private o soggiorni all’estero.
Se quindi i neolaureati appaiono poco dotati di quegli strumenti linguistici in grado di rendere vincente il CV, troviamo una situazione poco edificante anche all’interno di molte aziende. Secondo una ricerca commissionata a Tomorrow SWG da Wall Street Institute nel 2006, persino i manager sono lontani dalla perfezione linguistica.
Per quanto riguarda l’inglese professionale, è soprattutto l’inglese da parlare in pubblico a generare le maggiori difficoltà: il 65,6% giudica insufficiente la propria capacità di superare la selezione in lingua per un nuovo incarico professionale; per il 63% è insufficiente la propria capacità di partecipare a una riunione; per il 60% degli intervistati è insufficiente la propria capacità di fare una presentazione in inglese a un gruppo di persone. Ma per molti l’inglese è ostico anche senza pubblico: il 50,6% degli intervistati trova insufficiente la propria abilità nel sostenere una conversazione telefonica. E persino l’inglese scritto crea difficoltà: il 46,0% giudica insufficiente la propria capacità di stilare una relazione o un documento e il 33,8% non considera sufficiente la propria capacità di scrivere o rispondere a una mail.
Ecco perché sempre più aziende iscrivono i propri dipendenti a corsi d’inglese aziendale. I corsi d’inglese professionale per aziende però presentano specificità precise che non possono essere accomunate a quelle degli studenti. Particolare importanza riveste la capacità di parlare in pubblico e la fluency, la capacità di sintesi (per realizzare presentazioni efficaci) e la proprietà di linguaggio nella corrispondenza. Una delle realtà che possono vantare un’esperienza più che decennale con i corsi aziendali è il Wall Street Institute. L’approccio di Wall Street Institute alle specifiche necessità delle aziende permette di sviluppare adeguatamente ed in maniera naturale le abilità linguistiche richieste per ciascuna attività, focalizzandosi su obiettivi chiari e predefiniti, in modo tale da non sprecare tempo e risorse nell’apprendimento.
Con la sua consolidata tradizione d’insegnamento (WSI nasce già nel 1972), Wall Street Institute, presente nel nostro paese con i suoi 91 centri, dedica particolare attenzione al livello linguistico di ogni singolo iscritto ai corsi, offrendo dei corsi di inglese aziendale flessibili e personalizzabili.
Il percorso di apprendimento è suddiviso per singola abilità linguistica: dalla grammatica sul manuale ai laboratori interattivi; dalle attività di gruppo al confronto continuo con insegnanti madrelingua.
Inoltre, un consulente didattico personale è affiancato allo studente sin dal primo giorno, seguendone progressivamente l’evoluzione dell’apprendimento: il tutto garantisce un miglioramento linguistico individuale costante e continuo, all’insegna della massima personalizzabilità.
Il metodo WSI è quindi decisamente funzionale anche alle esigenze delle aziende, che richiedono, specie al management, un ottimo livello di conoscenza della lingua: non a caso, ultimamente, i corsi di preparazione all’esame BULATS (che testa la competenza linguistica in ambito professionale) sono sempre più richiesti.
Per questi motivi Wall Street Institute offre corsi di inglese aziendale personalizzabili, sia in termini di metodo che in termini di flessibilità e durata.