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Search Engine Friendly URLs: che cosa sono e a cosa servono

Ogni giorno l’intero web viene scandagliato dai motori di ricerca che aggiungono e rimuovono indirizzi di pagine web dai loro database in modo da fornire sempre una visione aggiornata della Rete al prossimo utente che li andrà ad interrogare, molti ritengono però che i motori di ricerca abbiano seri problemi ad indicizzare i cosiddetti url dinamici dove dopo l’indirizzo base compare un punto di domanda seguito da molti parametri. Un esempio di url dinamico può essere il seguente:

http://www.example.com/index.php?page=1&user=0&category=3…

Quanto detto è vero in parte perchè se ci sono dei motori di ricerca che ignorano la querystring ( la sequenza di parametri che segue il punto di domanda ) e quindi indicizzano solo la pagina che genera tali url, ce ne sono altri che invece li archiviano anche se con qualche difficoltà. Chi sembra più tollerare tale tipo di indirizzi è Google, seguito da Yahoo e MSN, ma il problema che si pone è il loro pessimo posizionamento dovuto al fatto che quelle sfilze di parametri hanno ben poco significato sia per l’uomo che per le macchine. Se avete realizzato un sito in php o in asp e cercate Google per la stringa:

site:www.example.com ( tale istruzione permette di vedere le pagine del proprio sito attualmente presenti nell’archivio del motore che andiamo ad interrogare)

allora vedrete elencati dapprima gli indirizzi statici e poi a seguire quelli dinamici, dimostrando così come questi vengono considerati meno rilevanti rispetto agli url di tipo classico. Tutto questo, comunque, non dovrebbe preoccuparci perchè esiste un processo di "cosmesi" denominato ‘url rewriting’ che permette di rimpiazzare la poco comprensibile querystring con una serie di keywords che darà luogo a migliori risultati in termini di posizionamento e di indicizzazione. Gli indirizzi di pagine web così ricostruiti, conosciuti come Search Engine Friendly URLs o anche come SEF URLs, possono essere ottenuti mediante diverse tecniche, a seconda del tipo di server e della relativa configurazione su cui è ospitato il nostro dominio sceglieremo l’approccio opportuno.

Se il nostro sito e’ implementato su server Apache ( hosting Linux ) allora useremo mod_rewrite, mentre se quest’ultima non è disponibile useremo invece PATH_INFO. Questo metodo può essere usato anche in hosting windows ( server IIS ), tenendo conto che non tutti i server che usano IIS 6 lo supportano. Resta infine la gestione delle pagine di errore 404 per gestire gli url dinamici. Non incontreremo le limitazioni viste se avremo la possibilità di configurare il server su cui è ospitato il nostro dominio. Per un’approfondita conoscenza delle tecniche finora esaminate potete cercare Google per:

url dinamici
senza mod_rewrite
url rewriting
isapi_rewrite

Ovviamente quanto visto è solo uno degli ingredienti per poter migliorare il posizionamento delle pagine dinamiche, importante e’ anche l’ottimizzazione della pagina stessa per le keywords di nostro interesse come anche importante è il numero di link che il nostro sito ha in entrata. L’Article Marketing si rivela un’ottima tecnica per aumentare sia la link popularity del nostro sito che il numero di visite che questo stesso riceve.

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