La questione Brexit conferma di essere tremendamente complicata. Mentre si vanno riducendo sempre di più alcune view abbastanza ottimistiche, i negoziati tra Londra e Bruxelles per dare sostanza all’uscita del Regno Unito dalla UE sono fermi. Le due controparti si rimpallano le responsabilità di questa fase di stallo, che al momento sta penalizzando soprattutto il Regno Unito che è in posizione di obiettiva debolezza.
Chiaramente la prima a risentirne è la sterlina, che ogni tanto vive fasi ribassiste acute in mezzo a fasi di consolidamento. Spesso è diventata così oscillante da rendere i suoi cross tra le coppie di valute più volatili forex. Ma il peggio deve ancora arrivare, secondo uno degli ex membri della Bank of England: Adam Posen.
Egli si è lasciato andare a previsioni assai funeste sul futuro della valuta britannica, che vivrà un periodo di forte deprezzamento. E questo a prescindere dall’esito stesso dei negoziati. Sembra paradossale ma è così: il fatto stesso di negoziare una uscita, provoca danni come l’uscita stessa.
La previsione funesta sulla sterlina
I dati di fatto sono evidenti. La debolezza della sterlina inglese a partire dal referendum sulla Brexit del 23 giugno 2016 è stata palese. Da quel momento in poi infatti la moneta di Sua Maestà si è deprezzata contro la maggior parte delle altre valute. L’ichimoku trading system sul pound britannico contro euro e dollaro ha evidenziato una caduta spesso verticale del cambio. Questo per via della instabilità politica e degli scarsi progressi registrati sul fronte dei negoziati con la UE. Non si sa ancora chi sosterrà il costo dell’uscita, e a quanto ammonta. Ma non si conosce neppure se verranno salvaguardati alcuni diritti ai cittadini che oggi fanno tutti parte dell’unione europea, e domani non più.
Ma la previsione funesta di Posen deriva dal fatto che non c’è solo la Brexit ad affossare la sterlina inglese. O meglio non direttamente. A prescindere dall’esito dei negoziati infatti, il Regno Unito ormai si è inimicato l’Unione europea, ovvero il suo maggiore partner commerciale. Non per niente diverse banche e società finanziarie hanno già fatto i bagagli e lasciato Londra per altre capitali europee meno a rischio.
Nel prossimo futuro della Gran Bretagna ci sarà sicuramente maggiore difficoltà nel credito al consumo. Ma pure un enorme deficit di bilancio e qualche squilibrio commerciali (esistenti peraltro ancora prima della Brexit). Questi aspetti sono stati resi ancora più aspri dalla Brexit stessa. Che non è stata causa bensì un amplificatore. Anche se molti indicheranno ancora la Brexit come causa principale del deprezzamento della sterlina, in pochi si renderanno conto che non è così.
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