Paolo Gallo, AD di Italgas, ha preso parte al convegno “L’Energia per l’Italia e l’Ue: fonti e regole del mercato energetico”, sottolineando come una transizione energetica veramente efficace debba tenere conto anche degli aspetti strategici (quali la sicurezza di approvvigionamento) ed economici (come il prezzo del gas), e non solo degli aspetti puramente ambientali. Per questo, il gas è ancora una risorsa molto importante.
Paolo Gallo: “La transizione energetica non è più l’unico obiettivo”
La transizione energetica? Un obiettivo importante, ma non l’unico, né necessariamente il prioritario: lo ha sostenuto Paolo Gallo, AD di Italgas, nel corso del suo intervento presso il convegno “L’Energia per l’Italia e l’Ue: fonti e regole del mercato energetico”, organizzato da Withub e GEA a Roma. Per il manager la transizione energetica vista come un obiettivo da conseguire al più presto e a tutti i costi non è più sostenibile: “Bisogna tenere in considerazione sia la sicurezza degli approvvigionamenti, che in passato abbiamo dato per scontata e che è venuta a mancare con la guerra in Ucraina, che il costo dell’energia. Bisogna cercare di combinare ed equilibrare questi tre punti”. Infatti, nel caso il prezzo dell’energia aumentasse eccessivamente, i cittadini pagherebbero un costo molto alto in termini sociali. La crisi generata da una carenza di energia renderebbe a sua volta impossibile qualsiasi sforzo verso la transizione energetica. Secondo Paolo Gallo, il principio a cui attenersi è dunque quello di “raggiungere quindi la transizione ecologica ma a costi competitivi per l’industria e garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti”.
Paolo Gallo: “Ecco perché il gas può essere utile alla transizione energetica”
Paolo Gallo ha proseguito la sua analisi affermando che, nonostante il gas naturale non sia di per sé una fonte rinnovabile, questo possa ancora presentare notevoli benefici di carattere ambientale ed essere dunque integrato in un Piano ragionevole di transizione energetica. Il gas, infatti, è molto meno inquinante di carbone e petrolio e la sua abbondanza contribuisce a mantenere stabile il prezzo dell’energia. L’AD ha aggiunto che esistono inoltre forme di gas rinnovabili e non-inquinanti, tra cui ad esempio il biogas e l’idrogeno, che saranno sempre più utilizzate e potranno valersi delle stesse infrastrutture adoperate per il trasporto e l’immagazzinamento di gas. L’idrogeno, in particolare, sarà secondo Paolo Gallo uno dei “combustibili del futuro”: al momento, la sua produzione non è economicamente sostenibile, ma con appropriati investimenti lo potrebbe diventare nel giro di pochi anni. In conclusione, l’AD di Italgas auspica “una collaborazione più ampia fra il settore elettrico e il settore gas” al fine di dare luogo a una transizione energetica bilanciata, economicamente sostenibile e graduale.