Kaizen è una parola che ha origini giapponesi ed è il risultato dell’unione di altre due parole che sono per l’appunto Kai e Zen le quali significano “cambiare in meglio”, o “miglioramento continuo”. Il Lean Manufacturin è fondato sull’idea stessa del Kaizen, definito con un’insieme di graduali cambiamenti implementati su un lavoro di lungo periodo che portano ad un imporatente impatto sui risultati dell’azienda.
L’obiettivo della filosifia Kaizen è quello di aggiungere un valore riducendo al massimo, ma ancor meglio eliminando, gli sprechi. Al fine di perseguire quest’obbiettivo sono necessari alcuni processi ed operazioni, che sono necessari per progettare, produrre e consegnare il miglior prodotto o servizio possibile. Lo spreco invece è una qualsiasi di queste operazioni che aggiunge tempo o costo extra al lavoro.
Esistono sette tipi di sprechi indentificati dai creatori del Sistema di Produzione Toyota:
Sovrapproduzione – produrre più di quanto venga richiesto dal cliente
Scorte – tenere a scorta più del necessario
Trasporto – i movimenti non necessari del materiale
Ritardo – l’attesa per il prossimo passagio del processo lavorativo
Lavorazione eccessiva – l’utilizzo di strumenti inadeguati o una sbagliata progettazione
Movimenti sprecati – sforzi eccessivi per raggiungere componenti, informazioni, strumenti ecc…
Prodotti difettosi – scarti e rilavorazioni
Praticamente il tutto si basa sull’identificazione di questi sprechi, circoscrivenndoli fino ad arrivare alla completa eliminazione.
La filosofia Kaizen viene applicata non solo agli spazi dove vengono dislocate le linee produttive, ma in qualsiasi altra area di lavoro.