Sul World Economic Outlook, un rapporto annuale sullo stato dell’economia mondiale, il Fondo Monetario Internazionale suggerisce una soluzione per aiutare le famiglie che la crisi iniziata nel 2008 ha messo in seria difficoltà: cancellare una buona parte del loro debito. L’esplosione delle bolle immobiliari in tante nazioni ha condannato migliaia di famiglie a rate di rimborso del mutuo, acceso per l’acquisto della casa, davvero insostenibili. La cancellazione o la ristrutturazione dei mutui naturalmente non dovrebbe operare indistintamente, ma solo nei casi di accertata difficoltà. Una coraggiosa politica monetaria potrebbe quindi essere cruciale, secondo l’FMI, per ridurre velocemente il costo dei mutui ed evitare drammatici pignoramenti delle abitazioni.
Il seguitissimo blogger James H. Kunstler prevede un’ulteriore catastrofe che investirà negli Usa i mutui, questa volta, però, non si tratta di quelli accesi per comprare una casa, ma di quelli che gli studenti americani stipulano per poter permettersi di studiare nelle più prestigiose università, quelle che garantiscono, conseguita la laurea, un lavoro di livello tale da poter tranquillamente ripagare il debito. Il fatto è, scrive l’autore, che con i livelli occupazionali in forte discesa quella garanzia di lavoro viene a cadere e molti si ritroveranno con il sogno infranto di una luminosa carriera, da un lato, e con una montagna di soldi da rimborsare alle banche, dall’altro.
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