Nel corso del 2023, Terna ha lanciato, sotto la guida dell’AD e DG Giuseppina Di Foggia, un imponente Piano di Sviluppo orientato a potenziare la rete elettrica italiana portando avanti la lotta alle emissioni: attraverso investimenti da 21 miliardi di euro, il Gruppo sta mettendo in atto progetti innovativi quali Hypergrid e l’installazione di 5 nuove dorsali.
Hypergrid, novità rivoluzionaria nel Piano del Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia
Il 2023? Un anno intenso per Terna, che ha visto la messa in atto di un Piano di Sviluppo per un investimento complessivo di circa 21 miliardi di euro da spendere nella prossima decade (il 17% in più rispetto allo scorso anno). Gli scopi dell’operazione possono essere riassunti in cinque punti: maggiore integrazione con le rinnovabili, digitalizzazione, interconnessione con l’estero, rafforzamento della resilienza e avvicinamento agli obiettivi europei del “Fit-for-55”. La maggiore novità è costituita senz’altro dall’introduzione della rete Hypergrid, che fa un uso innovativo delle tecnologie di trasmissione dell’energia in corrente continua per raddoppiare la capacità di scambio tra le diverse zone di mercato (portandola dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW), riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale e il consumo di suolo. Un altro elemento cruciale del Piano stilato dal Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia consiste nel potenziamento delle capacità rinnovabili attraverso la pianificazione di 5 nuove dorsali elettriche, con un investimento stimato di circa 11 miliardi di euro. Tali progetti prevedono un ammodernamento degli elettrodotti nelle dorsali tirrenica e adriatica, nonché verso le isole, inclusi collegamenti sottomarini a 500 kV, una novità per il Gruppo.
Giuseppina Di Foggia: “Così con l’interconnessione creiamo un sistema elettrico resiliente e sostenibile”
Un elemento fondamentale della strategia del Gruppo guidato dall’AD e DG Giuseppina Di Foggia è l’interconnessione tra i differenti elementi della rete elettrica, tanto entro i confini nazionali quanto in termini di collegamento con le reti elettriche mondiali. I potenziamenti necessari sono, ad esempio, quelli tra Sud e Nord: il primo, infatti, produce più energia rinnovabile, mentre il Settentrione è caratterizzato da un maggiore fabbisogno energetico. Una migliore connessione, inoltre, riduce il rischio di malfunzionamenti in caso di maltempo, rafforzando così la resilienza del sistema nel suo complesso. Una notevole componente del Piano di Terna prevede inoltre di intensificare i collegamenti con le reti estere, attraverso un investimento calcolato intorno ai 2 miliardi di euro. Sotto la guida di Giuseppina Di Foggia, Terna sta preparando, al momento, ben 26 progetti transfrontalieri. Particolarmente importante è quello verso la Tunisia, che sarà realizzato in forma ponte energetico sottomarino da 600 MW, già in fase autorizzativa.
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