Economia e lavoro

FED, mea culpa sull’inflazione. Confermato il rialzo dei tassi

L’ammissione di colpa da parte della presidente della Federal Reserve è stata clamorosa: “abbiamo commesso degli errori di valutazione“. Poche volte si vede un dietrofront così netto come quello fatto da Janet Yellen nel corso dell’ultimo intervento in Ohio, davanti all’associazione degli economisti di business Nabe. La chairwoman USA ha parlato di una dinamica dell’inflazione che è stata male interpretata, dal momento che non si riesce a invertire il trend dell’inflazione riportandola verso il valore obiettivo del 2% annuo.Tuttavia, la Yellen ha anche escluso che possano esserci dei cambiamenti di programma a breve, facendo riferimento all’atteso aumento del costo del denaro che probabilmente avverrà a dicembre.

La conferma della prossima imminente mossa della FED arriva indirettamente attraverso una frase: «sarebbe imprudente mantenere i tassi bassi per sostenere l’inflazione». Un tono “hawkish” che ha spinto i mercati a comprare dollari sostenendone la quotazione, sulla base dell’Awesome Oscillator, strategie di base. A pochi giorni dalla riunione del Fomc, la presidente è quindi tornata a parlare del programma di politica monetaria dell’istituto centrale (che guiderà fino all’anno prossimo, quando gli scadrà il mandato). Rispetto al solito, la Yellen quindi ha usato toni meno da colomba, anche perché ha valutato quello dell’inflazione un rebus irrisolvibile.

Secondo la FED infatti nell’arco dei prossimi anni non è da escludere che la dinamica dei prezzi rimanga debole, a prescindere dagli interventi che si faranno. Il target del 2% sarà duro da centrare. Ecco quindi che la Fed ha ricavato lo spazio per incastonare il terzo ritocco del costo del denaro nel 2017. Il mercato ha subito preso atto dell’aria che tira, con il biglietto verde che ha cominciato a salire gli scalini del grafico kagi trading system. La cosa può far piacere anche alla BCE, che vede l’euro indebolirsi nei confronti del greenback, e da questo potrebbe a sua volta ricavare uno stimolo per procedere a sua volta ad una manovra restrittiva. Ma questa è un’altra storia…

No Comments Found

Leave a Reply