Tornano i giorni difficili per la Gran Bretagna, la sua economia e la sua valuta. La complessità dei negoziati per la Brexit tornano a farsi prepotentemente vivi attraverso le parole di Michel Barnier, capo negoziatore UE. Secondo lui le trattative tra il Regno Unito e l’Unione europea circa gli impegni finanziari concernenti la Brexit sono a un punto morto. Non solo, Barnier si è lasciato andare anche ad un commento cupo: “Tutto questo è molto inquietante”. Dopo ben cinque round, quindi i negoziati sulla Brexit continuano ad apparire bloccati.
Le conseguenze di una Brexit difficile
Il cambio tra la divisa britannica e il dollaro americano e anche quello con l’euro hanno pesantemente penalizzato il pound. Basta anche il miglior settaggio stocastico lento perevidenziare una situazione di iper-venduto sulla sterlina, che potrebbe imboccare la via ribassista per diverso tempo. Del resto il tempo scorre, e c’è chi comincia a temre che se entro la fine dell’anno non saranno compiuti progressi significativi nei negoziati, allora Regno Unito e Unione europea potrebbero anche separarsi senza alcun accordo. Questa situazione aprirebbe degli scenari ancora più cupi per l’economia del Regno Unito.
Forse anche per questo Barnier ha deciso di usare anche la carota, dopo aver colpito con il bastone. “Sono ancora convinto che con un po’ di volontà politica saremo in grado di fare progressi decisivi nei prossimi due mesi”, ha detto. In pratica ha fatto partire un nuovo conto alla rovescia, che stavolta è molto molto ridotto. Se da parte britannica non ci sarà un’apertura forte, allora potrebbero davvero aprirsi degli scenari molto complicati. Proprio sotto Natale.