L’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano in collaborazione con l’Associazione Brain and Malnutrition Onlus ha condotto un’indagine sugli anziani italiani e le loro condizioni di salute, in relazione ai valori di vitamina D presenti nel sangue. Il campione preso in esame ha interessato 450 soggetti over 60. Vediamo assieme cosa è emerso.
I risultati della ricerca
Dai risultati della ricerca è emerso che più della metà del campione preso in esame ha una carenza di vitamina D nel sangue, condizione legata a doppio nodo con la cattiva abitudine di trascorrere molto poco tempo all’aria aperta. Lo studio, infatti, si è focalizzato non solo sulle abitudini alimentari e i valori del sangue, ma anche sugli stili di vita dei soggetti: da ciò è emerso che gli anziani italiani non passano che un’ora e mezza circa alla settimana all’aria aperta, un tempo davvero minimo.
Infatti, come è ben noto, la vitamina D si assume con l’esposizione al sole, allorché i raggi ultravioletti vengono assorbiti dalla pelle e sintetizzati. Naturalmente, anche l’alimentazione aiuta, ma il miglior modo resta l’esposizione al sole, almeno per ciò che concerne la vitamina D2.
Rimedi per la carenza di vitamina D negli anziani
Oltre ad esporsi al sole quotidianamente, è bene curare l’alimentazione scegliendo alimenti vegetali e di derivazione animale (uova, formaggio, ecc.) che sono ricchi di vitamina D3.
Per ciò che concerne gli integratori di vitamina D per gli anziani, è bene non farne un uso non prescritto, perché tendenzialmente il medico curante li potrà prescrivere solo in particolari condizioni e, in ogni caso, solo una volta vagliato il quadro clinico complessivo dell’anziano e delle terapie farmacologiche in corso.
Si ringrazia per la consulenza lo staff specialistico della casa di riposo per anziani vicino Roma Nord, L’Arca di Noè.
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