Paolo Gallo è dal 2016 alla guida di Italgas, la più grande società di distribuzione di gas naturale in Italia e una delle principali in Europa. Nel suo libro “Diario di Volo” una testimonianza diretta della trasformazione digitale ed energetica avviata dal Gruppo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Gas rinnovabili e rete digitale: la visione di Paolo Gallo per il futuro energetico
Italgas ha intrapreso un percorso di digitalizzazione della sua rete di distribuzione, che conta oltre 70mila chilometri di tubazioni e 8 milioni di utenti. Grazie alla sensoristica integrata, all’Internet of Things e all’intelligenza artificiale, la rete è in grado di trasmettere dati, ricevere ed eseguire istruzioni. Aumento dell’efficienza e della qualità gli effetti immediati, ai quali si aggiungono la riduzione dei costi e soprattutto delle emissioni. Inoltre, la rete digitale è pronta ad accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano, metano sintetico e idrogeno verde, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea. Artefice della trasformazione del Gruppo è l’Amministratore Delegato Paolo Gallo, che ha condiviso l’esperienza in un libro intitolato “Diario di Volo”. La transizione energetica è una sfida globale che richiede una risposta globale e il gas naturale è una fonte di energia flessibile, sicura e a basso impatto ambientale. Un ponte verso un futuro a zero emissioni. Per questo, Italgas ha deciso di investire nella digitalizzazione della rete, per renderla più intelligente, efficiente e sostenibile, e pronta ad accogliere i gas rinnovabili, protagonisti del futuro energetico.
Paolo Gallo: un nuovo mindset per il cambiamento
Nel libro, pubblicato da Luiss University Press, Paolo Gallo sostiene che la transizione digitale sia la precondizione della transizione energetica. Si tratta tuttavia di un passaggio che richiede un cambio di mentalità e di approccio al lavoro. Per trasformare un’azienda in tal senso bisogna rivedere i processi e coinvolgere le persone di ogni livello, superando le abitudini e le paure che ostacolano il cambiamento. Questa la chiave per sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie come Big Data, Cloud e Intelligenza Artificiale. Modificare le parti ‘hard’ dell’impresa come le infrastrutture e i sistemi è una questione di ingegneria, denaro e tempo. Più difficile è cambiare la cultura aziendale, che incontra spesso resistenze da parte dei dipendenti e dei manager. Ecco perché il fattore umano è quello che va curato di più. Visione chiara, strategia coerente, squadra motivata e una forte determinazione sono le chiavi per innovare, senza dimenticare che l’innovazione è un processo continuo, da affrontare con passione, curiosità ma anche umiltà.