Sara conduce l’amministrazione di una clinica ospedaliera ed ogni giorno si trova a dover affrontare, come ogni manager, le consuete questioni inerenti la responsabilità dei propri dipendenti: orari di lavoro, gestione delle entrate e delle uscite, permessi e straordinari.
Come fondatrice e manager, Sara è vista come una figura ai vertici e spesso considerata in modo astratto e gerarchico, non come una collega con mansioni diverse ma come un capo capace di decidere del destino degli altri.
In realtà Sara è una persona molto umile che dedica la sua vita al suo lavoro, considerato da lei stessa più una vocazione e un dovere sociale che un traguardo personale di successo o un investimento imprenditoriale; infatti, fin da bambina si è sempre interessata agli altri e ha sempre desiderato aiutare il prossimo.
Per questi motivi, Sara studia, si realizza e si impegna nella fondazione di una casa di cura, concepita come un luogo di ascolto e di dialogo con chi vive un momento di fragilità e ha bisogno di una mano, ma soprattutto ha bisogno di attenzione.
È questa la filosofia che sta alla base del lavoro di Sara che, forse un po’ ingenuamente, creda che venga condivisa da tutti i dipendenti della clinica. Ma non è sempre così.
Infatti, di recente, Sara ha avuto modo di constatare che proprio i suoi dipendenti più fidati commettevano da tempo atti di negligenza nei confronti dei pazienti, il che è da considerarsi cosa grave in quanto la clinica ospita persone che, per la loro condizione, richiedono la massima attenzione e una grande capacità di ascolto.
Purtroppo, a denunciare lo scarso valore del servizio è stato proprio uno dei pazienti della clinica che, caso ha voluto, conoscesse personalmente Sara e a lei si è confidato come ad un’amica. Se non ci fosse stato un rapporto personale alla base, magari nessuno avrebbe avuto il coraggio di denunciare tale situazione e la cattiva condotta di alcuni dipendenti avrebbe finito per minare la credibilità e la serietà di tutta la clinica, vanificando tutto l’impegno e il lavoro di Sara.
Controllando di persona il registro delle attività, Sara, che comunque non aveva messo in dubbio la testimonianza del paziente, ha avuto conferma di tutto: ore mancanti, terapie segnalate in modo vago ed impreciso, una mole di lavoro impressionante gestita completamente a caso, senza alcun criterio né organizzazione. Tanto lavoro e pochi risultati; anzi, buchi, obiettivi non raggiunti e conti che non tornano nel quadro di bilancio.
Questo è bastato a Sara per prendere una decisione definitiva: munirsi dei sistemi di rilevazione presenze di WINIT e dare una svolta alla gestione della propria attività.
Con le soluzioni studiate ad hoc da WINIT, oggi Sara può controllare nei dettagli ogni mansione svolta dai dipendenti della propria clinica i quali, muniti di lettori marcatempo, la informano in tempo reale sugli orari e la tipologia di mansione. Grazie al software di elaborazione dati PowerWeb, Sara ha così la possibilità di garantirsi una completa ed affidabile gestione delle presenze, e di rendere finalmente la sua clinica estremamente seria ed efficiente.
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