La scansione è il ponte che unisce negativi e diapositive, o stampe, al mondo digitale. Con questo procedimento, le informazioni riguardanti colore, luminosità e contrasto sono trasformate in dati digitali leggibili dal computer. La qualità dello scanner e l’abilità dell’operatore sono determinanti per la qualità delle informazioni digitali e, quindi, dell’immagine su cui dovete lavorare
La scansione si può suddividere in tre fasi:
• Radunate tutti gli originali che vi servono. Potreste, per esempio, voler ottenere nuove stampe dalle foto dell’album di famiglia, o raccogliere immagini per un sito Internet.
• Il passo successivo è la fase di acquisizione. Lo scanner fa una prescansione che produce un’anteprima, in base alla quale si controlla che l’originale sia correttamente orientato, si delimita l’area di scansione e si impostano dimensioni e risoluzione dell’inmagine finale.
A questo punto avviene la scansione e il risultato è salvato sull’hard-disk.
Molti scanner danno ottimi risultati senza dover regolare quasi nulla, ma impostare con cura lo scanner fin dal principio non è mai una perdita di tempo.
1 Procuratevi un originale con una scala colore di riferimento.
Il tipo IT 8.711 serve per scansioni di diapositive e quello IT 8.712 per stampe.
Queste tavole cromatiche sono a volte fornite con lo scanner, altrimenti sono reperibili presso rivenditori di articoli fotografici.
In mancanza di una tavola cromatica, scegliete un originale con un’esposizione corretta, molto ricco di colori e dettagli.
2 Effettuate una prima scansione con le impostazioni predefinite della casa produttrice.
3 Confrontate l’immagine prodotta dalla scansione e l’originale e, se necessario, cambiate le impostazioni ritrovare facilmente e, se il lavoro è inmportant nel fare una copia di back-up delle scansioni.
Per sfruttare al meglio lo scanner è buona regola seguire alcuni principi generali che aiutano a otti mizzare il lavoro.
• Organizzate il lavoro radunando tutti gti origi nati che vi servono prima di iniziare.
• Se dovete fare molte scansioni di originali di tipc diverso, cercate di raggrupparli. Per esempio, potreste iniziare con le scansioni in bianco e nero e poi quelle a colori, così da non perdere tempo a canihiare continuamente le impostazioni dello scanner.
• Per risparmiare tempo, separate le scansioni in formato orizzontale da quelle in formato verticale. Se ordinate le immagini anche in base al rapporto di ingrandimento, ridurrete al minimo la necessità di cambiare valori nelle finestre di dialogo.
• Se usate uno scanner piano, pulite la lastra di vetro prima di iniziare a lavorare.
• Controllate che gli originali siano puliti; togliete la polvere con aria compressa o con un soffietto a mano. Pulite con cura le stampe per eliminare ogni traccia di impronte, polvere e particelle.
dello scanner fino a ottenere una buona corrispondenza con l’originale. Con alcuni scanner, le regolazioni si impostano nella finestra di anteprima, ma badate che spesso la visualizzazione è solo una previsione approssimativa del risultato finale. Imparate a conoscere le caratteristiche specifiche del vostro equipaggiamento. Per ottenere risultati affidabili, è essenziale calibrare con cura anche il monitor.
Una volta che la scansione vi soddisfa, annotate o salvate le impostazioni con il nome della pellicola, per esempio "Kodak Elite 100" o "Fuji Provia".
Ripetete la procedura con tutti i tipi di pellicola da cui fate scansioni: le pellicole negative a colori richiedono impostazioni diverse da quelle per diapositive.
Per tutte le scansioni successive, avrete a disposizione una libreria di impostazioni base come punto di partenza.
• Allineate gli originali sul piano dello scanner il più precisamente possibile, perché raddrizzare l’immagine in seguito richiede tempo e peggiora la definizione.
• Scegliete la risoluzione minima di cui avete biso¬gno, così da creare file di dimensioni contenute. I file piccoli sono più veloci da elaborare e da visualizzare a monitor, oltre a occupare meno spazio sul disco fisso o su altri supporti di archiviazione.
• Date ai file nomi comprensibili: quello che oggi vi sembra ovvio, non lo sarà fra qualche mese.
• Nel delimitare (‘area di scansione, eliminate le parti che palesemente non vi serviranno, ma la¬sciatevi un certo margine di lavoro per successivi aggiustamenti nel taglio dell’immagine.
• A volte è utile avere immagini un poco più grandi delle dimensioni finali di utilizzo, diciamo un 5 per cento in più, in particolare se l’impaginazione prevede immagini "al vivo"; che si estendono ai margini normalmente bianchi del foglio.
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