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Briscola chiamata: la regina del bluff

Esiste un gioco, nella tradizione italiana dei giochi di carte, che non ammette timidezze o distrazioni: è la briscola chiamata, una variante della briscola tradizionale con una caratteristica che la rende inconfondibile: si gioca in cinque. Questo vuol dire che – come nello scopone – le carte sono tutte in mano ai giocatori (8 a testa) . Ma questo vuol dire anche che non c’è possibilità di formare due squadre, come nella briscola a quattro. In realtà, una possibilità c’è, ma segue un meccanismo tutto suo: all’inizio della partita, durante una fase d’asta, viene decretato un vincitore, il quale a sua volta chiama una carta di rinforzo. Il vincitore (detto anche “giaguaro”) sceglie in questo modo un complice (“amico del giaguaro”), ma comunque per parte della partita ignora chi questo complice sia.

Proprio questa situazione di indeterminatezza rende la briscola chiamata particolarmente adatta al bluff ed allo sberleffo. Chiunque, infatti, può basare la propria strategia di gioco sulla finzione, ovviamente in maniera compatibile con la sua capacità di recitare e sostenere una parte.

La briscola in cinque, detta anche “L’amico del giaguaro” (e adesso sarà chiaro il motivo) ha attratto numerose personalità eccellenti, forse proprio per l’ingegno che essa richiede. Tra i giocatori più famosi c’è senza dubbio Napoleone Bonaparte, che imparò il gioco durante la Campagna d’Italia, facendone subito uno dei suoi giochi preferiti.

Attualmente, la Briscola a cinque sta vivendo una fase di rinnovato splendore grazie ai portali di skill games online, che hanno offerto ai giocatori la possibilità di sfidarsi da tutta Italia senza in realtà muovere un passo. Ma la vera novità è rappresentata dalla grafica 3D che alcuni portali (biska per il gioco gratis e IZIclub per la Briscola chiamata a soldi) hanno introdotto, regalando agli utenti la possibilità di “vedere” una partita e di interagire davvero con gli altri utenti grazie a degli avatar parlanti personalizzati. Provare per credere.

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