La pietra di Rapolano è un tipo di materiale che viene estratto dalle cave dell’omonima cittadina toscana, non lontano da Siena, in prossimità di terme o comunque falde acquifere. Infatti per arrivare a creare lo strato poroso che la contraddistingue è necessario che il vapore acqueo evapori con il tempo.
La cittadina di Rapolano Terme è nota fin dall’antichità per la presenza di acqua termale (i romani vi si recavano per soggiorni termali ancora oggi visibili resti dell’insediamento a Campo Muri).
Ma altrettanto famosa fin dall’antichità è la sua attività estrattiva: fin dal sedicesimo secolo era usata per fornire le pietre necessarie alla costruzione della Chiesa di Santa Maria in Provenzano (è stato rinvenuto un documento del 1597 dove si nomina la cava di Travertino di Noceto).
Simile al travertino toscano, in realtà la Pietra di Rapolano se ne differenzia per il tipo di taglio della pietra: in un caso è lungo le righe (in gergo si chiama contro falda) nell’altro, quando si vedono le nuvolature (in falda).
Questo permette di ottenere effetti cromatici molto diversi che infatti si evidenziano quando la pietra viene usata per fare rivestimenti, palazzi, pavimenti, mosaici.
I colori assumono sfumature più variabili: dal beige, al marrone, dal giallo all’ocra. In tutto si arrivano a contare fino a 14 sfumature diverse (mentre il travertino si assesta su poche tonalità). Per questa sua grande variazione cromatica è molto apprezzata nella realizzazione di mosaici per pareti.
Anticamente la Pietra di Rapolano era usata nei palazzi nobiliari come la Torre del Mangia in Piazza del Campo a Siena oppure nella sede centrale del Monte dei Paschi di Siena, ma anche in edifici religiosi (il duomo di Pienza o appunto la chiesa di Provenzano). Ma è solo dallo scorso secolo che è cominciata l’industrializzazione di questo materiale anche per edifici privati.
Oggi la pietra è usata anche in modo più artistico; viene scavata direttamente da grossi blocchi della montagna per creare lavabi, vasche e altri mobili per il bagno in muratura.
Secondo le mode del design odierne, nonchè le teorie del feng shui, che amano recuperare i materiali naturali (pietra e legno) nell’arredamento delle case, inserire un mobile con lavandino in pietra in una casa moderna può non solo dare un contributo estetico alla casa, ma migliorare la vivibilità dell’ambiente.
Proprio le teorie orientali del Feng Shui ci hanno riportato alle nostre origini e all’uso di materiali che un tempo erano comuni nelle nostre case.
E’ dimostrato che certi tipi di pietra possono assorbire o rilasciare energie e vibrazioni, capaci quindi di influenzare lo stato d’animo di abita la casa, a maggior ragione il bagno.
Senza arrivare a queste posizioni estreme, è innegabile che l’utilizzo di un materiale naturale, come la pietra, che è stata trattata il minimo indispensabile, giusto per resistere agli urti e all’acqua, abbia degli effetti benefici sulla psiche umana.
Interni
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