Rilassarsi, prendersi cura della salute, eliminare le tossine, pulire la pelle, la sauna è molto più di “sudare”. La sua storia risale all’età della pietra quando i nostri antenati iniziarono a scaldare al fuoco delle pietre e a bagnarle con l’acqua riempendo di vapore degli spazi chiusi. Oggi quest’antica idea continua a essere portata avanti in tre tre principali varianti le tradizionali sauna finlandese e bagno turco (hammam) e negli ultimi anni la novità della biosauna.
Le prime due sono note ai più e vive nell’immaginario collettivo. Per quanto riguarda le saune bio o biosaune meno note, ma evoluzioni di queste due. In particolare nasce dalla necessità di adattare le saune finlandesi al pubblico più vasto del continente. Essendo i finlandesi, probabilmente per ragioni climatiche territoriali, particolarmente tolleranti alle alte temperature, le saune finlandesi sono particolarmente calde e risultano talvolta intollerabili ai fruitorii fuori dalla Finlandia. La biosauna nasce dalla necessità di superare questo limite: dare i piaceri e i benefici del bagno di sudore della sauna a chi non può tollerare queste elevate temperature. La temperatura della biosauna è dunque molto più bassa rispetto alla sauna finlandese, nella sauna bio raggiunge generalmente una temperatura compresa tra 45 e 60 gradi e il vapore non é prodotto dalle pietre laviche ma da radiazioni a infrarossi. L’innovazione della biosauna é inoltre quella di sfruttare gli influssi positivi e terapeutici delle luci colorate sulla nostra psiche attraverso combinazioni di colori. I colori proiettati nella biosauna sembrano produrre infatti stati d’animo diversi oltre ad aggevolare una sensazione di totale relax. Secondo gli studi il colore rosso avrebbe effetti tonificanti, il verde lenitivo e il giallo aiuterebbe a risolvere le tensione e creerebbe allegria. L’esperienza della biosauna é qualcosa di estremamente piacevole il risultato di una cultura del piacere che é alle origini della storia.