Con il temine condizionatore si intende quell’impianto in grado di sviluppare del calore sensibile, scambiato con un fluido, che viene messo in circolazione cedendo calore ad un determinato ambiente, allo scopo di aumentare o abbassare la temperatura.
Ecco le principali tipologie di condizionatori
Monoblocco portatiti: si tratta di impianti che aspirano l’aria calda all’interno della stanza dove sono posizionati e la mandano fuori grazie a un tubo passante per una finestra. I monoblocco portatili presentano numerosi svantaggi dall’alto consumo energetico, alla rumorosità.
Split portatili: questa tipologia di impianto è composta da due elementi uniti da un tubo attraverso cui passa un fluido rigenerante. A causa dell’elevata rumorosità, gli split portatili stanno per essere tolti in commercio.
Split fissi: I condizionatori a split fissi hanno un compressore esterno a cui corrisponde un elemento interno, generalmente montato in una parete della stanza da climatizzare. Esistono diverse tipologie di split fissi da quelli in grado solo di raffrescare a quelli in grado di riscaldare in inverno. Un’altra distinzione da fare è quella tra condizionatori dotati di tecnologia on-off e quelli con inverter: la prima funzione permette solamente di accendere o spegnere un impianto; la seconda, invece, una volta raggiunta la temperatura impostata riduce la potenza mantenendo, il clima della stanza costante.
Multi split: si tratta di un condizionatore composto da un compressore esterno con due o più elementi interni. Nonostante la loro installazione sia più complicata rispetto agli split fissi presentano il vantaggio di poter impostare diverse temperature per i vari ambienti di una casa. Tuttavia i consumi non sono del tutto irrilevanti. Se si considera che il costo di un multi split con 2 unità va dai 600 euro.
Tuttavia per scegliere il condizionatore adatto alle proprie esigenze è sempre consigliato di rivolgersi a dei professionisti del settore.
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