Cucina

La Puglia in cucina: l’olio extra vergine

Negli ultimi anni si è diffuso un crescente interesse per l’alimentazione sana e per uno stile di vita orientato verso un modello salutista.

Probabilmente il motivo di questo cambiamento è da ricercare nell’aumento dell’obesità e di malattie quali il diabete, dovute ad uno stile alimentare basato sul consumo di alimenti poco sani promossi da ristoranti e fast food.  

Tante sono le diete e i programmi alimentari elaborati per contrastare un modello alimentare errato: dalle diete incentrate sul consumo di alimenti biologici, alle diete vegetariane e vegane, alla famigerata dieta mediterranea.

La Puglia, essendo una regione a vocazione prevalentemente agricola, propone una cucina incentrata sulla preparazione di piatti a base di frutta e verdura, insaporiti dal famoso olio d’oliva pugliese, il tutto arricchito dal vino rigorosamente primitivo o negramaro.

Nello specifico l’olio extra vergine viene utilizzato in misura massiccia nella cucina pugliese, in particolare:

 

  • ·         a crudo, per completare la preparazione di piatti tipici come la celebre frisa salentina: una preparazione semplice e gustosa, simbolo di una cucina semplice e sana.
  • ·         per la conservazione, ad esempio nella preparazione dei famosi sottolii pugliesi. Dai famosi pomodori secchi, alle olive celline, alle melanzane sottolio, l’olio è un conservante naturale e non altera le caratteristiche dei prodotti.
  • ·         nelle preparazioni, come base di un soffritto o per arricchire e insaporire la realizzazione di piatti tipici come le famose orecchiette con cime di rapa. 

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