L’irrigazione del giardino è uno degli aspetti più importanti per quelli che hanno la fortuna di possedere un piccolo o grande prato in casa e che desiderano mantenerlo verde e vivace tutto l’anno. Una soluzione che facilita e ottimizza tempi e sforzi è l’impianto di irrigazione, che non solo assicura il trattamento di tutte le zone del giardino ma risulta anche utile quando siamo fuori casa o semplicemente se vogliamo risparmiare del tempo.
Gli impianti irrigazione vanno progettati sulla base delle dimensioni e forma del giardino. E’ importante sedersi davanti ad una piantina del proprio giardino per stabilire le zone che hanno bisogno di un tipo o altro di irrigazione e il numero di irrigatori necessari per coprire la superficie totale dell’area prendendo in considerazione la proiezione di ogni tipo di irrigatore. Come regola generale i tubi uniti con raccordi polietilene o di altro materiale dovrebbero posizionarsi in modo di piazzare l’uscita dell’acqua nel perimetro del giardino, ad eccezione degli irrigatori a 360 gradi, la cui collocazione deve essere più centrale.
Ad esempio, in zone del giardino dove abbiamo delle piante che richiedono poca acqua però la necessitano frequentemente, come ad esempio le piante a fiore o gli orti, dovremmo prevedere un’ala gocciolante. L’ala gocciolante permette, attraverso l’utilizzo di raccordi pvc e di gocciolatoi all’interno dei tubi, di rilasciare l’acqua goccia a goccia, evitando in questo modo un’eccessiva bagnatura. Questo sistema di irrigazione evita quindi gli sprechi risultando in un significativo risparmio di acqua.
Il diametro dei tubi scelti per ogni tipo di irrigazione deve essere proporzionato al numero di irrigatori da alimentare, così come al tipo di irrigazione che questi dovranno effettuare (tradizionale, goccia a goccia etc.). La pressione dell’acqua è un altro aspetto da tenere in considerazione. Per impianti relativamente piccoli l’istallazione domestica può servire senza problemi ma per casi in cui cinque o sei irrigatori non siano sufficienti neanche per cominciare a lavorare, si potrebbe contemplare l’acquisizione di una pompa pressione o di macchinari di pressurizzazione alternativi.
Se realizzate un impianto di irrigazione fai da te per la prima volta potete cominciare con dei collegamenti non sotterrati. Se invece state pensando ad un impianti di irrigazione sotterraneo considerate almeno 30 centimetri di profondità sia per accomodare i raccordi che per evitare di danneggiare i tubi in eventuali lavori sull’erba del giardino.
Che abbiate scelto un impianto ad apertura manuale o uno automatico, ricordate che è importante regolare la quantità, la frequenza e l’orario in cui irrigate il giardino in funzione della climatologia. In generale sarà sempre meglio farlo presto la mattina, ed evitare un uso eccessivo dell’impianto nelle stagioni più piovose al fine di evitare muffe, infestazioni e funghi.
Per automatizzare questa regolazione e nel caso in cui abbiate un impianto automatico a elettrovalvola potete utilizzare un sensore di umidità, che misura l’acqua nel terreno e apre l’elettrovalvola quando i livelli di acqua scendono al di sotto dello standard stabilito.
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