Un nuovo importante capitolo è quello che la Fender si appresta ad aggiungere alla sua lunga e gloriosa storia, una storia fatta di musica, canzoni e rockstar che hanno scelto questo ormai celeberrimo marchio per dar voce e vita alla propria arte. Un capitolo forse più prosaico e meno poetico, ma comunque importante per la storia di un’azienda nata nell’ormai lontano 1946: la Fender, nome che tutti noi, anche i meno esperti di musica, associamo immediatamente ad un mondo fatto di note, rock e personaggi entrati nella leggenda come Jimi Hendrix e John Lennon, si appresta ad entrare in borsa.
La notizia, di cui si parla ormai già da qualche mese (in marzo l’azienda aveva presentato tutta la documentazione necessaria alla Sec, ossia l’Authority incaricata di vigilare sui mercati statunitensi), sta diventando sempre più concreta in questi giorni, dopo che il gruppo ha fissato il prezzo dell’ipo (initial public offering) tra i 13 e i 15 milioni di dollari. Obiettivo dell’entrata in borsa della Fender è quello di raccogliere sui 160,7 milioni di dollari e acquistare un valore di mercato di circa 400 milioni di dollari, per recuperare le perdite avute negli ultimi tempi. Nelle parole della Fender, la decisione dello sbarco in borsa dello storico marchio è stata anche dettata dall’esigenza di far fare all’azienda un grande salto di qualità e rimanere al passo con i tempi. Obiettivo dell’azienda, per il futuro, è quello di continuare a lanciare prodotti sempre più nuovi e innovativi, per attirare e fidelizzare i consumatori.
Un nuovo capitolo, dunque, per una storia iniziata più di 60 anni fa, quando Leo Fender fondò l’omonimo marchio specializzato in costruzione di chitarre, bassi elettrici ed amplificatori (il nome completo del marchio è Fender Musical Instruments Corporation), con l’obiettivo di produrre buoni strumenti musicali a prezzi abbordabili avvalendosi di una realizzazione industriale di serie. Leo Fender, liutaio statunitense nato nel 1909, concretizzò così l’interesse per l’elettronica che aveva nutrito fin da ragazzino, dando vita ad una vera e propria leggenda. È marchiata Fender la prima chitarra elettrica prodotta in serie, la Broadcaster, così come il primo basso elettronico prodotto in serie (il Precision Bass). E come non citare la celeberrima Stratocaster, nome conosciuto anche da chi non ha mai nemmeno sfiorato una chitarra e strumento prediletto da musicisti del calibro di John Lennon, Eric Clapton, Mark Knopfler, Frank Zappa, David Gilmour, Kurt Cobain e Jimi Hendrix? Quest’ultimo, in particolare, diede un importante contributo alla diffusione dello strumento, ampliandone in maniera esponenziale le potenzialità espressive. Dalla produzione della prima Stratocaster su base commerciale, nel 1954, le versioni della chitarra si sono moltiplicate e diversificate enormemente. A lungo il modello più diffuso è stato la Fender Stratocaster American Standard.
Da ricordare, nella storia della Fender, anche un capitolo non proprio facile, ossia la cessione della compagnia alla Columbia Boradcasting System Inc. nel 1965, cessione che non venne digerita da molti acquirenti, tanto che gli strumenti prodotti prima della cessione, i cosiddetti Pre-CBS, sono talora ritenuti migliori degli altri.
Al giorno d’oggi il marchio Fender comprende anche altri marchi, e produce circa 2000 strumenti ogni giorno, non solo nella sede principale di Scottsdale, in Arizona, ma anche in California, Messico, Giappone, Corea e Cina.
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