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Una miniera molto preziosa: l’acqua

Per molti anni il popolo italiano, come tanti altri in Europa, ha considerato l’acqua una risorsa scontata, gratuita e infinita senza rendersi conto di quanto questa "illimitata disponibilità" fosse preziosa e senza comprendere realmente quanto fosse fortunato, da questo punto di vista, a non averne alcuna carenza.

In realtà qualche regione dell’Italia soffre di problemi idrici, cioè la disponibilità di acqua non riesce a soddisfare tutte le domande, avvolte neanche quella per uso domestico. Altre volte, invece, la quantità di acqua presente è sufficiente ma di scarsa qualità così da impedire una sua reale utilizzazione. Ne sono un esempio le acque che soffrono di intrusioni saline in prossimità delle coste e che di fatto non sono buone né per fini potabili né per fini meno nobili ma comunque necessari come l’uso irriguo. Fortunatamente sono realtà locali e poco estese rispetto al territorio nazionale.

 

La Sicilia rappresenta sicuramente la regione che da questo punto di vista soffre maggiormente e non avendo nessun allaccio al continente non può neanche richiedere aiuto a regioni limitrofe. Il resto del continente gode di massicci carbonatici e vulcanci di notevole spessore che fungono da veri e propri serbatoi di acqua dolce potabile. Anche le alpi hanno un ruolo decisivo nell’approvvigionamento di acqua potabile.

 

Il problema di una risorsa così preziosa e allo stesso tempo così disponibile e accessibile a tutti porta necessariamente ad uno spreco della stessa e ad una perdita di coscienza dell’importanza vitale che essa possiede. Così in molte parti del mondo, la carestia di acqua potabile è la principale causa di mortalità, in altre è comunque così elevata da dover essere concessa in misura minima necessaria alla sopravvivenza. Chi troppo e chi niente, questo lo decide la natura, ma l’uomo potrebbe decidere di avere un occhio di riguardo e di rispetto verso questi popoli più sfortunati e impegnarsi quanto meno a non sprecare l’acqua, a non considerarla infinita e a pensare ad un uso più sostenibile della stessa. E’ da considerare inoltre che  uno scenario così incerto, quale il cambiamento climatico, a cui stiamo andando in contro non può e non deve rassicurarci ma spronarci a stare più accorti e a pensare di più anche alle generazioni successive.

 

Oggi, per contro, assistiamo ad una privatizzazione e commercializzazione dell’acqua senza precedenti che di fatto rappresenta solamente un ignobile business. Il commercio dell’acqua potabile è una vera e propria speculazione, una mancanza di rispetto verso un bene che è un diritto di chiunque e che quindi non va commercializzata ma gestita in modo razionale dagli organi competenti.

Il commercio dell’acqua annulla un diritto fondamentale dell’uomo per garantirlo unicamente a chi se lo può permettere e ancor peggio ci allontana dal concetto fondamentale di "gestione". E’ incredibile credere che una grandissima fetta del popolo italiano acquista l’acqua, spesso anche di pessima qualità  ad un prezzo medio-elevato, quando può vantare di un’ottima acqua direttamente nella propria abitazione, salubre e disponibile in grandissime quantità…

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