La storia è ricca di disastri ambientali, dovuti per lo più all’incuria e all’avarizia dell’uomo che pone sulla scala di valori propri spesso più in alto i soldi e il guadagno invece del rispetto dell’ambiente che lo circonda.
Sembra una prefazione dura ma contando i casi di cronaca in cui ci sono stati disastri ambientali semplicemente perchè la merce radioattiva o comunque pericolosa non veniva correttamente tenuta in fusti in metallo a protezione del mondo circostante, si capisce quanto sia questo un pericolo attuale e sempre imminente.
Il problema verrebbe da dire che è la legge e la facilità con la quale molti indagati per disastro ambientale dovuti alla fuoriuscita da fusti di materiale pericoloso siano stati sottratti a risarcimenti e carcere.
Ma oltre a questo, del quale non possiamo parlare perchè non conosciamo gli atti che hanno consentito a armatori e imprenditori di inquinare i nostri mari facendola franca, possiamo però porre l’attenzione su un altro aspetto, ovvero la vendita di fusti rigenerati.
I fusti che servono per contenere materiale pericoloso e fare uno stoccaggio industriale in tutta sicurezza, possono per legge essere anche acquistati rigenerati. Un fusto rigenerato, seppur in metallo sarà comunque un fusto gia usato e gia contaminato. Ok esistono dei particolari trattamenti, ma se si va per logica, vien facile pensare come un materiale usato, trattato e riusato sia in ogni caso meno resistente allo stesso materiale vergine.
Dunque porrei l’attenzione su questo aspetto e non su altro, invitando chiunque abbia un industria e utilizzi per stoccaggio e trasporto fusti metallici di scegliere di acquistare quelli nuovi.
I vantaggi di acquistare un fusto di metallo nuovo sono tantissimi, a partire dal fatto che i costi sono a volte anche inferiori a quelli rigenerati.
Ad esempio questo fusto in metallo costa solo 46 euro e può essere utilizzato in combinazione con accessori come la camicia termoriscaldante e altri in molti settori dell’industria.
Dunque i fusti in metallo non sono solo utili a trasportare materiale pericoloso ma anche alimenti, ma la fuoriuscita di un alimento non ha quasi mai ucciso nessuno soprattutto il mondo che ci circonda.
Decine i casi di fusti sia di metallo che in plastica dispersi nei fondali marini, è storia dei giorni nostri che a marzo del 2015 sono stati tutti assolti gli indagati del disastro ambientale che vede coinvolta la nave Venezia dove risultano ancora dispersi( e dunque non messi in sicurezza) 12 tonnellate di petrolio raccolte in circa 70 fusti.
Saranno chiusi bene o male non importa, la resistenza dei fusti in metallo a migliaia di metri di profondità non la si conosce perfettamente. potrebbero anche rovinarsi e perdere in modo inesorabile il proprio contenuto creando una lenta agonia dei nostri mari.
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