In un periodo di instabilità economica globale come quello attuale, l’estrazione dell’oro rappresenta l’attività più redditizia e di sicuro guadagno per i governi e per le multinazionali del settore di tutto il mondo, ma questa attività non è senza ripercussioni sull’ambiente e in particolare sull’equilibrio delle foreste.
Da dieci anni infatti il valore del lingotto continua a salire lentamente ma imprescindibilmente e l’interesse di banche e investitori privati è sempre più focalizzato sull’ estrazione oro; in Colombia ad esempio è partita una vera e propria corsa all’oro, pilotata direttamente dalle compagnie minerarie, i cui interessi commerciali cozzano contro quelli della popolazione locale, unita in un movimento di opposizione che sta lottando per difendere le risorse idriche, l’ambiente e le culture indigene che ancora hanno i loro insediamenti proprio nelle foreste del paese.
Le miniere sono quindi un cancro che se si insidia in un territorio, sono in grado di sterminare la natura e di compromettere irreparabilmente l’ecosistema del territorio e anche la salute delle popolazioni che ci vivono (in Colombia si registra il più alto livello di contaminazione da Mercurio al mondo).
Le realtà di Paesi come la Colombia, che si stanno piegando ai giganti dell’estrazione mineraria è lentamente emersa ed infatti il mercato dell’oro usato sta avendo una grande ripresa nei Paesi europei ed in particolare anche nel nostro Paese.
Anzitutto, l’acquisto oro usato rappresenta un vantaggio per il compratore, che riesce ad avere un risparmio-rispetto all’acquisto di oro nuovo- che arriva anche al 50%, quindi si può dire che è il prezzo ad attirare la maggior parte dei compratori, che non sono a conoscenza o non sono particolarmente sensibili al fattore ecologico; acquistando oro usato si contribuisce ad ogni modo- e questo è l’aspetto più importante- ad azzerare l’impatto ecologico derivante dall’estrazione dell’oro e a porre un freno allo sfruttamento delle compagnie minerarie su territori e popolazioni.
L’ oro green quindi è una combinazione fra risparmio economico e spesa socialmente responsabile, dato che l’oro scrap (questo è il termine tecnico per definire l’oro che viene recuperato dal mercato stesso) è un materiale ad impatto ecologico zero, che inoltre ha una terza importante funzione, che è quella calmierante sul valore dell’oro nel mercato: acquistare oro usato infatti aiuta a far sì che si crei un ricircolo di oro usato all’interno del mercato stesso, in modo da ridurre l’effetto leva che si avrebbe sul prezzo del lingotto, qualora nel mercato globale la domanda superasse l’offerta, ed andando quindi ad innalzare il prezzo della materia prima.
Ogni anno infatti la domanda di oro globale è di circa 4.500 tonnellate, a fronte della quale l’apporto di oro scrap rappresenta un 37% ovvero 1.700 tonnellate.
Articolo a cura di Serena Rigato
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