In una situazione di grave crisi quale quella che sta attraversando adesso l’Italia, l’Inpdap ha deciso di introdurre delle nuove norme per quanto concerne la concessione di finanziamenti e mutui. Le novità prospettate dall’Istituto riguardano i prestiti dipendenti pubblici e i finanziamenti a pensionati per i quali è stata ampliata la gamma di prestiti agevolati.
A partire dal 1° ottobre sono infatti entrati in vigore due nuovi regolamenti per l’accesso al credito da parte di tutti gli iscritti all’Inpdap che ha deciso di introdurre, oltre ai finanziamenti annuali, biennali e triennali anche quelli di 4 anni che consentono di erogare 4 mensilità della propria retribuzione o della pensione da restituire poi in 48 rate.
Altra novità l’abolizione per i prestiti triennali del tetto massimo precedentemente fissato a 8mila euro, mentre sono stati alzati i tetti massimi dei prestiti pluriennali. Inoltre per i figli di tutti gli iscritti al Fondo sarà possibile richiedere un prestito per l’acquisto della prima casa per il proprio nucleo familiare distinto da quello dei genitori. Un provvedimento, questo, che ha come scopo primario quello di favorire l’emancipazione dei giovani dalle famiglie originarie.
In linea di massima lo scopo di questi prestiti è quello di favorire l’accesso al credito da parte di dipendenti e pensionati che in questo periodo si trovano in grave difficoltà, puntando l’attenzione anche sui più giovani.
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