Il tartufo bianco e nero sono raccolti in tutto il territorio della Toscana ed anche nella provincia di Firenze, da qui la tradizione di ricette e piatti tipici a base del prezioso tubero. Il tartufo bianco, quello più prezioso e pregiato, viene raccolto nelle zone collinari, soprattutto in Casentino, nelle Colline sanminiatesi, nelle Crete senesi, nel Mugello e nella Val Tiberina, da settembre a dicembre.
Il tartufo è un tubero “nobile”, misurato in carati come i diamanti, è considerato una gemma della natura che racchiude in sé la fragranza del bosco. Infatti nasce soltanto in terreni di grande purezza e privi di qualsiasi forma di inquinamento. La sua presenza è quindi un indicatore della salubrità del territorio.
Il tartufo bianco nella parte esterna è liscio, giallo chiaro o verdino, e ha una polpa che varia nelle tonalità dal marrone al nocciola, con eventuali sfumature color rosso vivo, con numerose venature chiare e fini che scompaiono con la cottura. Le dimensioni variano da quella di un cece a una grossa arancia ed il suo profumo intenso e gradevole, ricorda il formaggio fermentato.
A Firenze molti ristoranti offrono nei loro menù piatti a base di tartufo ai turisti, ospiti degli hotel di Firenze, i piatti a base di tartufo sono veramente tanti e dipendono dalla creatività dello chef, ma alcuni sono presenti in molti dei menù proposti più comunemente: le tagliatelle al tartufo, le patate al tartufo, le uova al tartufo oppure il carpaccio al tartufo.
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