Alla fine della Festa dell’Agricoltura di Genova il presidente della CIA, Giuseppe Politi, a fronte dell’eccessivo aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, quali pane, pasta e latte, e dell’enorme divario tra i prezzi all’origine e i prezzi al consumo, ha rimarcato la necessità di apporre quanto prima sui prodotti il doppio prezzo. Questo in modo che si dia quanto prima un giusto compenso agli agricoltori, che al momento hanno un reddito basso e alti costi energetici e più in generale di produzione.
L’altro punto importante è che calino i prezzi al consumo. C’è come si è già detto c’è una differenza nel prezzo all’origine che viene rincarato del 100% quando finisce dal grossista e del 200% al dettagliante. In Spagna ed in Francia il passaggio dal produttore al grossista prevede un aumento del costo al 60%.
Anche Agrelma, www.agrelma.com, che favorisce la creazione di nuovi contatti diretti tra i produttori, grossisti, distributori, ristoratori e centri d’acquisto a livello mondiale, contribuisce a far calare i prezzi finali poiché i produttori vendono direttamente ai centri d’acquisto, ai ristoranti, ecc. saltando alcuni passaggi di filiera. Il risultato di questa attività innovativa e quindi quello di far guadagnare di più il produttore e di far pagare di meno le merci al consumo.
Gli importatori di tutto il mondo ogni giorno per ottenere un buon risultato devono fare i conti con la concorrenza nel loro paese, e quindi devono comprare a prezzi inferiori a quelli dei concorrenti. Con Agrelma questo è possibile.
Il Made in Italy vende molto per la sua rinomata qualità, ma deve fare i conti con un mercato straniero altamente competitivo ed in crescita. I prodotti di alta qualità non vengono più solo richiesti da paesi come la Francia, la Spagna, e la Grecia, ma anche da tutti gli altri paesi del mondo, che ci forniscono prodotti tipici dei loro paesi e che grazie anche all’alternarsi delle stagioni assicurano prodotti freschi e genuini nel corso di tutto l’anno.
Annalisa Viscovi
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