Ponte Milvio cambia volto. E’ uno dei ponti più antichi e, storicamente, più importanti di Roma, dove confluivano, oltre alle vie “Cassia” e “Flaminia”, anche la “Clodia” e la “Veientana”. Il Ponte, inizialmente in legno, fu poi rifatto ex novo e prese il nome dal magistrato che ne autorizzò la costruzione in muratura, tale “Molvius” (Milvio). Ma per i romani era e rimane il “ponte Mollo”, nome che deriva, secondo una strana leggenda, dal fatto che anticamente molleggiava. Sembra più verosimile, però, che il nome gli derivi dallo stato pietoso in cui il ponte, durante la sua lunga storia, si sia più volte venuto a trovare, nonostante i vari restauri a cui veniva sottoposto.
IL NUOVO LOOK
Da dieci anni a questa parte è sicuramente il quartiere della Capitale che più si è modernizzato. Una crescita esponenziale che lo ha portato ad essere il re della movida notturna romana. La tradizione ha lasciato spazio all’abito da sera. Un nuovo look che lo ha reso uno dei posti più chic di Roma. Affacciati sulla splendida cornice del fiume Tevere, si susseguono cocktail bar e locali lounge che hanno monopolizzato la zona senza lasciare spazio ad altre forme di commercio. A pochi passi dallo stadio Olimpico nel quadrante Nord della città, si estende una zona riservata gli amanti della vita notturna, che offre numerose possibilità: discoteche, pub, club e live bar. L’ideale per i giovani che vogliono prendere un aperitivo in una location suggestiva. Ma non solo.
Ponte Milvio rappresenta ad oggi una delle mete più gettonate per migliaia di giovani romani e di turisti stranieri. Un posto elegante e raffinato, grazie ai locali glamour, ma anche un punto di ritrovo per un target di persone meno esigente che vuole semplicemente gustarsi un drink sul ponte mentre si gode lo sfondo offerto dalla città eterna. Un posto perfetto per festeggiare la tua festa di 18 anni a Roma, passando una serata in compagnia dei tuoi amici.
IL PONTE DEGLI INNAMORATI
Quest’area è caratterizzata da una forte corrente di romanticismo. Ponte Milvio, noto anche come il “Ponte degli innamorati”, per qualche tempo ha ospitato lungo i lampioni, i lucchetti posti della coppie di innamorati. C’è stata, infatti, la consuetudine per i giovani fidanzati di mettere un lucchetto sul lampione centrale del ponte e di gettare le chiavi nel Tevere, ad imitazione di quanto fanno i protagonisti dei film di Federico Moccia. Il gesto simboleggiava l’amore eterno. Avrà funzionato?
No Comments Found