E’ La meta preferita dei ragazzi che vogliono apprendere al meglio l’inglese e fare un’esperienza di vita all’estero e ora, con la Brexit, potrebbe maggiormente accentuare quelle sue già note caratteristiche di paradiso fiscale più efficiente d’Europa.
Il paradiso fiscale più efficiente d’Europa?
La Gran Bretagna permette diversi sgravi alle aziende, con imposte al minimo. Chiunque voglia investire, può trovare nel paradiso fiscale UK pane per i suoi denti: è l’unico Paese europeo che garantisce agli investitori aliquote basse, una burocrazia veloce e servizi di altissima qualità oltre a un accesso di prim’ordine al mercato internazionale di capitali, offerto dalla metropoli Londra. Senza poi dimenticare le agevolazioni e la tassazione azzerata delle isole del Canale e da tutta la rete dei territori colonizzati, come le isole caraibiche (Cayman e Bermuda), indipendenti ma ancora legate al Regno per svariati vincoli amministrativi o politici. Ovviamente, la politica fiscale britannica è vista forse “troppo conveniente” dal resto dell’Unione Europea.
La Brexit: cosa cambierà
Il progetto della Corporate Tax, ossia una tassa unica a livello europeo proposta dalla Commissione Europea, valida ad abbattere l’evasione fiscale , non sarà ovviamente seguita dall Gran Bretagna, dato il suo voto a volersi ritirare dall’Unione: sottraendosi a questa armonizzazione finanziaria, importanti entrate fiscali dei Paesi dell’Unione potrebbero essere progressivamente ridotte. D’altronde, la mobilitazione delle aziende ha più una motivazione pragmatica che politica: chi vuole investire cerca terreno favorevole nei luoghi dove i regimi fiscali siano più vantaggiosi. Questo porterebbe, nel caso in cui si verificasse davvero una migrazione di massa delle aziende verso il paradiso fiscale UK, a un malanimo generale tra i paesi europei, che potrebbero accusare il quasi ex paese europeo di concorrenza sleale. Tuttavia, misure volte a instaurare politiche di protezionismo contro la Gran Bretagna sono da escludere.
L’esempio di Londra
La capitale, centro nevralgico del paese, è spesso considerato una zona franca, seppur celata agli occhi di molti. Moltissime multinazionali statunitensi o di provenienza internazionale utilizzano dei sistemi “brevettati” e consolidati, per abbattere l’imposizione fiscale e muovendo denaro avanti e indietro tra le varie società site tra il paradiso fiscale UK e l’Irlanda. Infatti, in Gran Bretagna l’elusione fiscale non costituisce reato e questa movimentazione porta a una tassazione allo zero, il tutto perfettamente legale e corretto.
Sostanzialmente, Londra è il paradiso fiscale più grande del mondo, la piazza finanziaria più importante del globo, non vi è altro posto nel mondo dove ci sia un così continuo traffico di soldi, proprietà e capitali. La sua furbizia, inoltre, è stata quella di rendere anche le sue ex colonie degli autentici paradisi fiscali.
No Comments Found